venerdì 29 novembre 2019

Amministrare

Nel post di sabato scorso ho accennato a una mia breve pubblicazione in uscita riguardante la vicenda di piazza del Mercato – il titolo è: Disvelamenti. Due giorni fa è apparso questo: C. Abruzzo, Avezzano-Presutti avverte: altri platani rischiano l’abbattimento, in «Site» 27 novembre 2019 – l’argomento è lo stesso.
È l’amministrazione di un Comune lo sfondo di entrambi gli esempi. È tutt’altra musica da quella ascoltata nelle ultime settimane, in cui si annusano i primi sentori di campagna elettorale per le Amministrative 2020; seguiranno poi i candidati, gli schieramenti, i partiti, le liste e i programmi.
Era in uno dei sei programmi elettorali presentati due anni fa che so, la sostituzione di diversi alberi in piazza A. Torlonia o tutti quelli che si trovavano nel parco delle Rimembranze? No, perché – tra l’altro – si conosceva pochissimo o niente del loro stato di salute; nessuno se n’era mai interessato negli ultimi decenni. (Preferisco precisare di nuovo: ricordo di non aver mai raggiunto il programma M5s immesso nel web). Nessuno, perciò, poteva recriminare lo scarso interesse a quel tema dell’Amministrazione uscita dalle urne. Vi è stato, invece, il bisogno improvviso di trovare dei fondi al riguardo durante la passata consiliatura: si è trattato di una decisione politica, altroché. È stato necessario dirottare dei quattrini da un settore a un altro, immagino sottraendoli a progetti che facevano sicuramente parte del programma elettorale premiato dagli elettori. (Vale lo stesso discorso per la pineta nord: non si tratta solo di sette alberi…). Si parla in ogni modo di piante generalmente pericolanti in luoghi pubblici abbastanza frequentati, non della foresta amazzonica. (Sono stati piantati da Homo sapiens quegli alberi, in tempi recenti).
È stata spiegata ancora nel pezzo (con video) – ve n’era purtroppo bisogno – la vicenda dei platani buttati giù. Si è scoperto solo dopo che essi erano malati. (Le immagini riprese dal drone hanno fatto capire che l’operazione non è stata ancora completata: i residui dell’abbattimento andavano smaltiti entro lo scorso 4 novembre. Nel senso: non sono dei normali scarti di una lavorazione e c’è il rischio che si ammalino altri platani presenti nella zona).

L’Ambiente è un assessorato particolare perché s’interessa anche dei viventi, roba che cambia quotidianamente in maniera impercettibile, a differenza di un ponte di ferro o di un bilancio annuale. Bisogna perciò prestare un’attenzione, una cura costante a quello che succede dentro il perimetro del territorio comunale – è sempre valido il vecchio detto: ‘L’occhio del padrone ingrassa il cavallo’. (Poco o niente da ridire se un commissario prefettizio se ne impippa con una certa eleganza di certi argomenti – per un anno –, ma i prossimi programmi elettorali, il nuovo sindaco…). Ecco, la questione del patrimonio arboreo è sempre aperta, per tutti i comuni. Si tratta di mera amministrazione di cose che noi possiamo toccare con le mani, intervenirci sopra, non del muro con il Messico di Trump, il Def nazionale, la politica monetaria dell’Estremo Oriente o la Russia che vuole ridurre a pezzi l’Unione europea.

Nessun commento:

Posta un commento