Agli inizi di agosto ho notato un ramo
caduto da un albero, in via dei Ferrovieri – ne ho scritto il 14, dello stesso
mese. Era malandato; le testate giornalistiche non si sono occupate del fatto
com’era avvenuto in precedenza per simili casi.
Abbiamo assistito alle prime (vere)
piogge autunnali, con diversi rametti finiti per terra. Lunedì mattina ho visto
un grosso ramo caduto su via XXIV Maggio: ci passo quotidianamente ma non mi
ero mai accorto del suo non ottimale stato di salute – anche degli altri del
filare che costeggia Bnl. Ho poi letto anche visto la foto di un ramo
afflosciato, ma più piccolo, in: M. Di Stefano, Avezzano, cade un ramo su una macchina in centro, in «TerreMarsicane»
4 novembre 2019.
Martedì invece, mi sono soffermato
sulle sezioni dei due platani recisi in piazza del Mercato: presentavano la
stessa colorazione di quelli abbattuti la scorsa estate. Ho citato un frammento
di questo, alla fine di ottobre: «l’impresa incaricata di tagliare i due
platani dovrà dotarsi di tutti gli strumenti utili per svolgere le operazioni
di abbattimento, smaltimento e bonifica del sito contaminato dal cancro
colorato del platano [Ceratocystis
fimbriata] seguendo le procedure ministeriali», in m.s., Piazza del Mercato, tornano le motoseghe,
in «IlCentro» 25 ottobre 2019. Il concetto è stato ripetuto, di recente: «bonifica
del sito contaminato», in M. Sbardella, Tagliati
gli ultimi platani. Stavolta senza sommosse, in «IlCentro» 5 novembre 2019.
Sorge spontanea la domanda: se la passano bene gli altri esemplari di platano presenti
in città? È il caso di esaminare anche quelli un po’ malandati e semplicemente
«trattati» un paio di anni fa, in piazza A. Torlonia. (A chi io potrei chiedere
informazioni, dentro il Comune, oggi,
circa il grosso intervento riguardante gli alberi nella pineta nord?).
Si parla di diverse centinaia di alberi da monitorare, su cui intervenire in
qualche maniera.
Nel giro di un anno siamo stati aggiornati da più personaggi circa il
trattamento da riservare al verde urbano, agli alberi in particolare – come si
usa ai nostri giorni, rispetto ai
decenni passati. Non si tratta più di questi argomenti purtroppo da mesi, il
Comune interviene poco sul patrimonio arboreo della città; tale situazione
dovrebbe protrarsi almeno fino alle Amministrative 2020. (Sperando che la
prossima Amministrazione si comporti sulle questioni del verde pubblico come la
precedente – è ipocrita fare professione di «equidistanza» nel caso particolare)
L’esperienza recente mi ha insegnato anche che questo è un campo che necessita
dedizione, cura costante.
Si avvicina nel frattempo il Generale Inverno,
con i flash flood, le forti ventate…
(Mi è piaciuto il nuovo parco delle
Rimembranze, due giorni fa).
Nessun commento:
Posta un commento