lunedì 25 novembre 2019

Un mezzo inedito

Ho cambiato i miei orari pomeridiani dagli inizi di ottobre e mi capita di passare al centro-centro un po’ più tardi, verso l’ora di cena. Noto da allora diversi parcheggi (strisce blu, a pagamento) liberi. Succede lo stesso di sabato, quando dovrebbe girare più gente per gli acquisti: sposterebbe poco eliminare la sosta alle automobili per un centinaio di metri, secondo me. Vi sono meno persone in giro e dentro i negozi rispetto a dieci, quindici anni fa, con qualche migliaio di residenti in meno – da noi e nella Marsica. C’è invece chi chiede ancora dei nuovi parcheggi. Queste mie elucubrazioni fanno il paio con la constatazione di molti commercianti quando affermano che, una volta ultimato il restyling di piazza Risorgimento, quel posto è stato letteralmente abbandonato dagli avezzanesi; non ci va proprio più nessuno in piazza. (Non ho pubblicato per questo una roba del genere, nelle passate settimane).
Sabato scorso, è stato festeggiato il trentennale di Jazz on, come ho già scritto – l’associazione è stata fondata il 24 novembre, per essere precisi. Dai tre firmatari davanti al notaio, si è passati all’ottantina di persone al ristorante. Non manca nessuno di quel giro: è una grossa fortuna a quest’età... (Diversi bambini di gente che non conoscevo). Ci si è rivisti tra i più vecchi, alla stessa maniera di allora, quando nessuno era sposato né erano programmati figli di sorta. In realtà, la «discendenza» lavora e vive altrove oppure, studia ancora all’università abbastanza lontano da tornare da queste parti giusto nel periodo natalizio.

È stata un’occasione per chiedermi nuovamente: gli avezzanesi – vecchi e nuovi – come «usano» oggi il posto dove sono nati?

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