Scrivo qualche chiarimento su
un frammento del mio post del 30 dicembre 2013. È questo: «oggi la politica
prova a sfruttare l’azione delle associazioni o a «dare la linea» ed è riferito
al convegno del 14 dicembre all’Hotel dei Marsi.
L’intestazione della
locandina era abbastanza eloquente, nella sua vaghezza. «DISCARICHE ABUSIVE:
LORO INQUINANO, NOI PAGHIAMO!».
Un partito politico (M5s
Marsica, nel nostro caso), semplifica delle situazioni, per meglio comunicare alla
platea sterminata dei suoi potenziali elettori. A forza di semplificare
talvolta, c’è il rischio di banalizzare e di scrivere delle amenità. Mi chiedo invece
nel nostro esempio: loro chi? Noi chi?
(La prima cosa, la peggiore che noto – in verità – è la confusione tra la lavatrice
abbandonata al bordo della strada e il fusto di rifiuti tossici sotterrato).
L’esperienza c’insegna anche che non
tutti gli inquinamenti possono essere sanati: è inutile tirar fuori dei
quattrini per provare a bonificare, talvolta. È necessario abbandonare il posto
dove si vive in seguito alla contaminazione di una falda o del suolo – i soldi (pubblici o privati) c’entrano perciò
fino a un certo punto.
È invece rimosso qualche decennio della storia
recente della questione rifiuti. Le amministrazioni comunali di alcune città
settentrionali raccoglievano e rivendevano per conto proprio vetro, alluminio e
carta, al tempo in cui mancava un quadro legislativo e lo stesso concetto di
«raccolta differenziata» – tanto per dirne una. (Chi erano: loro o noi?).
Si giunge perciò a una
proposta del convegno M5s: le «Guardie Ecologiche Volontarie». Sono stipati tra
i miei ricordi di ventenne, le raccomandazioni in merito del Club alpino
italiano ai soci che andavano in montagna: 1) non abbandonare rifiuti di sorta,
2) riportare a valle i rifiuti altrui abbandonati, 3) segnalare la presenza di
rifiuti e discariche ai sindaci competenti. Sono i comuni cittadini in genere a segnalare le discariche abusive: le testate e
i blog, pullulano di segnalazioni e di fotografie in tal senso.
Il problema principale è
invece costituito dai rifiuti tossici
interrati (nei campi incolti, sotto i piazzali e i capannoni industriali) e
dagli sversamenti nei corsi d’acqua.
(Posso segnalare un frigorifero abbandonato e il Comune può aspettare
comodamente qualche settimana, prima di smaltirlo: non è niente di moralmente riprovevole
e soprattutto – per quel che m’interessa – di grave per l’ambiente). Mi capita ancora
di riprendere qualcuno (loro o noi?) che butta una cartaccia o un oggetto per strada
perché: 1) io lo vedo mentre compie
un siffatto gesto, 2) sto nella
condizione di rimbrottarlo. Non mi capiterà mai di vedere un’autobotte che
sversa liquidi nocivi nei canali del Fucino; succedendomi una cosa del genere,
non indugerei nel richiedere informazioni all’autista del mezzo per non
rischiare di prendere una revolverata. È la Polizia locale, la Forestale, i
carabinieri, last but not least i servizi
segreti, a scovare i reati delle ecomafie ma non i cittadini, per quanto motivati
e volonterosi. (È una questione di mezzi d’indagine a disposizione).
Il partito politico italiano che ha proposto –
onore al merito –, la piattaforma dei rifiuti più avanzata (zero
waste), ora indietreggia verso iniziative prepolitiche – alla vigilia
delle prossime Regionali. (È stato il primo partito alle Politiche. Noi o loro?
C’è il mondo, tra jian e kun).
sottoscrivo... avrei volute dirle io certe cose ma tu le hai formulate molto meglio di quanto io potessi mai....
RispondiEliminaFranco Massimo Botticchio
bhè...in merito ai servizi segreti avrei qualche perplessità, visto che tanto segreti non sono e continuano a fare "favori" a certi imprenditori (e come al solito tutti lo sanno e nessuno li ferma)....
RispondiEliminaBhe, incredibile G.Pantaleo, indubbiamente le ecomafie vanno combattute con altri mezzi, ma l'evento del 14 proponeva di focalizzare il punto su un'altra questione, quella delle dicariche abusive (appunto), prodotte da cittadini incivili e a danno della collettivita', visto che poi a bonificarle ci pensano le amministrazioni con soldi pubblici (quindi LORO inquinano NOI paghiamo) e si tratta di centinaia di migliaia di euro, se vuole saperlo (ovviamente in tutta la Marsica). Abbiamo ricevuto il plauso delle associazioni ambientaliste e anche di alcuni amministratori, e la sala gremita dimostra che la questione e' sentita, se poi per lei vedere in campagna dei cumuli di immondizie e' nulla, questo sta alla sua sensibilita'. Mi spiace della non poca dose di faziosita' che mette in cio' che scrive, per le discariche "segrete", stiamo portando avanti un'altro lavoro di livello regionale, ed a breve se ne dara' comunicazione, ma le 2 cose sono ben differenti nella forma, e nei modi di possibile intervento. Infine, deve sapere che in tempi passati, in Marsica, dei comuni cittadini, scoperti personaggi che interravano fanghi in aperta campagna, si sono preso il rischio della "revolverata" che lei rifugge e attivandosi, hanno fermato tali fatti...forse queste persone, avevano più chiara l'idea di difesa di un Territorio che adorano, e guarda caso, queste persone, adesso sono nostri simpatizzanti, ilche ci rende orgogliosi. Ultima cosa, quel che facciamo è a titolo volontaristico e a remissione, lei, ha mai fatto qualcosa per gli altri, e rimettendoci pure?
RispondiEliminaFrancesco Eligi
Aggiungendo una circostanza o un fatto (vero o falso, non importa) e un nome e cognome (vero o falso, non importa), avresti scritto un commento sublime. Non mi conosci per tua fortuna: ti annoieresti a morte.
EliminaSe avro' modo di conoscerla di persona, le daro' nota di fatti e circostanze, provate e vere, come del resto il mio nome e cognome. Cordiali saluti.
Elimina..ritrovarsi una lavatrice lungo un sentiero turistico naturalistico potrebbe non essere un grave fatto ecologico, ma può essere una tragedia se ti trovi in compagnia di turisti tedeschi...
Elimina... su quest'ultima cosa siamo tutti d'accordo, nessuno penso sia per le lavatrici in montagna... (fmb)
EliminaCiao Peppe,
RispondiEliminaho letto... commento.
Quando negli ormai lontani anni settanta, discutevamo di ambiente ci sforzavamo di farlo in inglese perchè la stragrande maggioranza del dibattito in merito arrivava dai Paesi dell'Europa del Nord (uno dei più attivi era proprio Roger Waters dei Pink Floyd, ricordi?). Oggi, non mi resta altro che constatare miseramente, leggendo gli interventi dei giovani nuovi paladini dell'ambiente, che essi hanno già abbastanza difficoltà nello scrivere correttamente in italiano... Ex ungue leonem
Un caro saluto
Enrico
'at midnight all the agents and the superhuman crew | come out and round up everyone | that knows more than they do'
EliminaBy the Grace of God Almighty and tha Market Place Human Race civilized itself... It's a miracle
EliminaEnrico