lunedì 27 gennaio 2014

a gentile richiesta


Scrivo qualche chiarimento su un frammento del mio post del 30 dicembre 2013. È questo: «oggi la politica prova a sfruttare l’azione delle associazioni o a «dare la linea» ed è riferito al convegno del 14 dicembre all’Hotel dei Marsi.
L’intestazione della locandina era abbastanza eloquente, nella sua vaghezza. «DISCARICHE ABUSIVE: LORO INQUINANO, NOI PAGHIAMO!».
Un partito politico (M5s Marsica, nel nostro caso), semplifica delle situazioni, per meglio comunicare alla platea sterminata dei suoi potenziali elettori. A forza di semplificare talvolta, c’è il rischio di banalizzare e di scrivere delle amenità. Mi chiedo invece nel nostro esempio: loro chi? Noi chi? (La prima cosa, la peggiore che noto – in verità – è la confusione tra la lavatrice abbandonata al bordo della strada e il fusto di rifiuti tossici sotterrato). L’esperienza c’insegna anche che non tutti gli inquinamenti possono essere sanati: è inutile tirar fuori dei quattrini per provare a bonificare, talvolta. È necessario abbandonare il posto dove si vive in seguito alla contaminazione di una falda o del suolo – i soldi (pubblici o privati) c’entrano perciò fino a un certo punto.
È invece rimosso qualche decennio della storia recente della questione rifiuti. Le amministrazioni comunali di alcune città settentrionali raccoglievano e rivendevano per conto proprio vetro, alluminio e carta, al tempo in cui mancava un quadro legislativo e lo stesso concetto di «raccolta differenziata» – tanto per dirne una. (Chi erano: loro o noi?).
Si giunge perciò a una proposta del convegno M5s: le «Guardie Ecologiche Volontarie». Sono stipati tra i miei ricordi di ventenne, le raccomandazioni in merito del Club alpino italiano ai soci che andavano in montagna: 1) non abbandonare rifiuti di sorta, 2) riportare a valle i rifiuti altrui abbandonati, 3) segnalare la presenza di rifiuti e discariche ai sindaci competenti. Sono i comuni cittadini in genere a segnalare le discariche abusive: le testate e i blog, pullulano di segnalazioni e di fotografie in tal senso.
Il problema principale è invece costituito dai rifiuti tossici interrati (nei campi incolti, sotto i piazzali e i capannoni industriali) e dagli sversamenti nei corsi d’acqua. (Posso segnalare un frigorifero abbandonato e il Comune può aspettare comodamente qualche settimana, prima di smaltirlo: non è niente di moralmente riprovevole e soprattutto – per quel che m’interessa – di grave per l’ambiente). Mi capita ancora di riprendere qualcuno (loro o noi?) che butta una cartaccia o un oggetto per strada perché: 1) io lo vedo mentre compie un siffatto gesto, 2) sto nella condizione di rimbrottarlo. Non mi capiterà mai di vedere un’autobotte che sversa liquidi nocivi nei canali del Fucino; succedendomi una cosa del genere, non indugerei nel richiedere informazioni all’autista del mezzo per non rischiare di prendere una revolverata. È la Polizia locale, la Forestale, i carabinieri, last but not least i servizi segreti, a scovare i reati delle ecomafie ma non i cittadini, per quanto motivati e volonterosi. (È una questione di mezzi d’indagine a disposizione).
Il partito politico italiano che ha proposto – onore al merito –, la piattaforma dei rifiuti più avanzata (zero waste), ora indietreggia verso iniziative prepolitiche – alla vigilia delle prossime Regionali. (È stato il primo partito alle Politiche. Noi o loro? C’è il mondo, tra jian e kun).

10 commenti:

  1. sottoscrivo... avrei volute dirle io certe cose ma tu le hai formulate molto meglio di quanto io potessi mai....
    Franco Massimo Botticchio

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  2. bhè...in merito ai servizi segreti avrei qualche perplessità, visto che tanto segreti non sono e continuano a fare "favori" a certi imprenditori (e come al solito tutti lo sanno e nessuno li ferma)....

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  3. Bhe, incredibile G.Pantaleo, indubbiamente le ecomafie vanno combattute con altri mezzi, ma l'evento del 14 proponeva di focalizzare il punto su un'altra questione, quella delle dicariche abusive (appunto), prodotte da cittadini incivili e a danno della collettivita', visto che poi a bonificarle ci pensano le amministrazioni con soldi pubblici (quindi LORO inquinano NOI paghiamo) e si tratta di centinaia di migliaia di euro, se vuole saperlo (ovviamente in tutta la Marsica). Abbiamo ricevuto il plauso delle associazioni ambientaliste e anche di alcuni amministratori, e la sala gremita dimostra che la questione e' sentita, se poi per lei vedere in campagna dei cumuli di immondizie e' nulla, questo sta alla sua sensibilita'. Mi spiace della non poca dose di faziosita' che mette in cio' che scrive, per le discariche "segrete", stiamo portando avanti un'altro lavoro di livello regionale, ed a breve se ne dara' comunicazione, ma le 2 cose sono ben differenti nella forma, e nei modi di possibile intervento. Infine, deve sapere che in tempi passati, in Marsica, dei comuni cittadini, scoperti personaggi che interravano fanghi in aperta campagna, si sono preso il rischio della "revolverata" che lei rifugge e attivandosi, hanno fermato tali fatti...forse queste persone, avevano più chiara l'idea di difesa di un Territorio che adorano, e guarda caso, queste persone, adesso sono nostri simpatizzanti, ilche ci rende orgogliosi. Ultima cosa, quel che facciamo è a titolo volontaristico e a remissione, lei, ha mai fatto qualcosa per gli altri, e rimettendoci pure?
    Francesco Eligi

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    1. Aggiungendo una circostanza o un fatto (vero o falso, non importa) e un nome e cognome (vero o falso, non importa), avresti scritto un commento sublime. Non mi conosci per tua fortuna: ti annoieresti a morte.

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    2. Se avro' modo di conoscerla di persona, le daro' nota di fatti e circostanze, provate e vere, come del resto il mio nome e cognome. Cordiali saluti.

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    3. ..ritrovarsi una lavatrice lungo un sentiero turistico naturalistico potrebbe non essere un grave fatto ecologico, ma può essere una tragedia se ti trovi in compagnia di turisti tedeschi...

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    4. ... su quest'ultima cosa siamo tutti d'accordo, nessuno penso sia per le lavatrici in montagna... (fmb)

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  4. Ciao Peppe,
    ho letto... commento.
    Quando negli ormai lontani anni settanta, discutevamo di ambiente ci sforzavamo di farlo in inglese perchè la stragrande maggioranza del dibattito in merito arrivava dai Paesi dell'Europa del Nord (uno dei più attivi era proprio Roger Waters dei Pink Floyd, ricordi?). Oggi, non mi resta altro che constatare miseramente, leggendo gli interventi dei giovani nuovi paladini dell'ambiente, che essi hanno già abbastanza difficoltà nello scrivere correttamente in italiano... Ex ungue leonem
    Un caro saluto
    Enrico

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    1. 'at midnight all the agents and the superhuman crew | come out and round up everyone | that knows more than they do'

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    2. By the Grace of God Almighty and tha Market Place Human Race civilized itself... It's a miracle
      Enrico

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