Così ancora una volta,
siamo di fronte a un intervento aggiuntivo per limitare o quantomeno ridurre
scompensi dovuti a un tipo d’investimento irrazionale.
In definitiva nonostante
tutto, non si riesce ancora a uscire dalla logica d’investimenti […] dal
reddito ormai consolidato ma tutt’altro che in linea con uno sfruttamento
razionale del suolo, di cui pure si lamenta il degrado. Purtuttavia se ciò è abbastanza radicato in
certa mentalità contadina, ormai del tutto dedita a tale ciclo e a esso
assuefatta, non è altrettanto accettabile da parte di chi ha gli strumenti
adatti per una corretta analisi del problema.
A questo punto sorge dunque istintiva una domanda: tutta quest’acqua serve davvero? Oppure
si può prefigurare per il futuro del Fucino una situazione sostanzialmente
nuova che, rivedendo in maniera critica l’attuale assetto produttivo, dia delle
prospettive più interessanti per l’agricoltura senza stravolgere ulteriormente
in modo forse drammatico un ambiente già di per sé molto compromesso e senza
soprattutto dar del tutto fondo a delle preziose risorse che negli anni a
venire saranno sempre più rare e preziose? (6/7)
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