lunedì 20 gennaio 2014

As time goes by 7


Terminando questa prima parte dell’analisi, relativa alla fase d’impostazione della ricerca per la fattibilità dell’invaso Amplero-Mandrelle, vogliamo introdurre, traendo spunto da quanto [in precedenza] esposto, un concetto in parte nuovo rispetto al quale a nostro parere vanno misurate le scelte da realizzare nell’ambito di [qualsiasi] piano di sviluppo. Intendiamo parlare di «ecosviluppo», vocabolo solo da poco introdotto in maniera [decisiva], nelle problematiche di sviluppo e di intervento ambientale, che però dà l’idea di quale strada si debba percorrere negli anni a venire per impedire che l’umanità si suicidi lentamente ma inesorabilmente in una corsa cieca lungo le strade dello sviluppo selvaggio, della crescita puramente quantitativa e del profitto a tutti i costi e immediato. Riportiamo a tal fine quanto dice Ignacy Sachs, direttore del Centro internazionale di ricerca sull’ambiente e lo sviluppo, a proposito di «ecosviluppo»: «Uno sviluppo socialmente desiderabile, sostenuto (regolare e continuo) sul piano ecologico ed economicamente vitale, in cui l’armonizzazione degli obiettivi sociali, ecologici ed economici avvenga attraverso la ridefinizione degli stili di vita e di consumo, attraverso lo sfruttamento razionale del tempo e dello spazio, cioè attraverso una ridefinizione globale dei modi di sviluppo. In altre parole, lo scopo è garantire il benessere della popolazione evitando i danni all’ambiente, eliminando lo sperpero e risparmiando le energie e le risorse esauribili a scadenza, anziché lasciarsi prendere dall’ingranaggio produzione-inquinamento-disinquinamento e saccheggiare il patrimonio naturale ipotecando l’avvenire in nome di vantaggi immediati» – Politica Internazionale, mensile dell’Ipalmo, 1/1983.
Che abisso tra queste concezioni, che si vanno [mostrando] come assolutamente necessarie a livello planetario, e la piccola miopia tutta locale che pensa in termini di grandezza delle opere, di posti da spartire, di puro prestigio senza minimamente riflettere neanche in termini di medio periodo! (7/7)

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