Terminando questa prima
parte dell’analisi, relativa alla fase d’impostazione della ricerca per la
fattibilità dell’invaso Amplero-Mandrelle, vogliamo introdurre, traendo spunto
da quanto [in precedenza] esposto, un concetto in parte nuovo rispetto al quale
a nostro parere vanno misurate le scelte da realizzare nell’ambito di
[qualsiasi] piano di sviluppo. Intendiamo parlare di «ecosviluppo», vocabolo
solo da poco introdotto in maniera [decisiva], nelle problematiche di sviluppo
e di intervento ambientale, che però dà l’idea di quale strada si debba
percorrere negli anni a venire per impedire che l’umanità si suicidi lentamente
ma inesorabilmente in una corsa cieca lungo le strade dello sviluppo selvaggio,
della crescita puramente quantitativa e del profitto a tutti i costi e
immediato. Riportiamo a tal fine quanto dice Ignacy Sachs, direttore del Centro
internazionale di ricerca sull’ambiente e lo sviluppo, a proposito di
«ecosviluppo»: «Uno sviluppo socialmente desiderabile, sostenuto (regolare e
continuo) sul piano ecologico ed economicamente vitale, in cui l’armonizzazione
degli obiettivi sociali, ecologici ed economici avvenga attraverso la
ridefinizione degli stili di vita e di consumo, attraverso lo sfruttamento
razionale del tempo e dello spazio, cioè attraverso una ridefinizione globale
dei modi di sviluppo. In altre parole, lo scopo è garantire il benessere della
popolazione evitando i danni all’ambiente, eliminando lo sperpero e
risparmiando le energie e le risorse esauribili a scadenza, anziché lasciarsi
prendere dall’ingranaggio produzione-inquinamento-disinquinamento e
saccheggiare il patrimonio naturale ipotecando l’avvenire in nome di vantaggi
immediati» – Politica Internazionale,
mensile dell’Ipalmo, 1/1983.
Che abisso tra queste concezioni, che si vanno [mostrando]
come assolutamente necessarie a livello planetario, e la piccola miopia tutta
locale che pensa in termini di grandezza delle opere, di posti da spartire, di
puro prestigio senza minimamente riflettere neanche in termini di medio
periodo! (7/7)
Nessun commento:
Posta un commento