In sostanza: gli
ambientalisti (senza sigla, senza nome) della Marsica sono contrari ai
depuratori, stando a quanto affermato almeno da qualcuno («E strano che gli
ambientalisti e qualche “avventuriero della carta stampata” in questi giorni –
ha sostenuto Augusto Di Bastiano – anziché auspicare un immediato avvio del
depuratore che contribuirà a risolvere la problematica inquinamento, si ostinino in una attività che mira alla
ricerca ad ogni costo di qualche crepa” nell’iter autorizzativo che, per
fortuna, non c’è»). Mi piacerebbe conoscere dai firmatari di tale comunicato
stampa, la fonte di tale informazione. Domanda: chi l’ha detto? Dove sta
scritto? Si ostinano gli innominabili per fare cosa? Che cosa possono fare,
soprattutto? Chi sta (secondo Gianvincenzo Sforza) ostacolando con “Questioni di lana caprina”?
Negli ultimi
giorni abbiamo appreso che è stata sbloccata dopo quindici anni ad Avezzano, la questione del depuratore mentre a San
Benedetto dei Marsi solo dopo «poco meno di un decennio». (L’inaugurazione di
un depuratore suona oggi come le nozze in pompa magna a settant’anni).
Anziché
festeggiare per il risultato ottenuto, si è preferito accusare – da parte da
chi ha gestito la vertenza – chi è istituzionalmente
estraneo all’istallazione e al funzionamento dei depuratori nel Fucino e
altrove.
Non ho idea di
chi sarà invitato a «tagliare il nastro» alla prossima «solenne inaugurazione»
del depuratore. In caso d’invito, io risponderei: «Grazie, rimando alla
prossima conquista».
Spero che cotanto
schieramento si voglia occupare – non subito ovviamente, visto che purtroppo
siamo già in campagna elettorale – di altre recentissime invenzioni come la
radio a galena, il nylon, la penna a sfera e il telefono pubblico a gettone per
le chiamate urbane. C’è bisogno di un’imponente manifestazione per l’introduzione
del chewing-gum nelle tabaccherie –
vietato ai minori, s’intende –, oppure di qualcuno che minaccia di tagliarsi le
vene o altro se sugli scaffali dei commercianti della Piana non arriva nel giro
di due settimane il mangiadischi e nelle farmacie il digestivo Antonetto.
(Ho usato il
termine politichese nel pezzo
precedente e dovrò precisare, da qualche parte). (2/2)
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