Ci si prepara
così per le celebrazioni del Centenario, da noi: «L’amministrazione Di
Pangrazio sta cercando di adeguare la città alle nuove esigenze sociali del commercio, partendo con gli interventi dal
centro storico di Avezzano». (Un sindaco cambia una città per una categoria
abituata a spostarsi secondo la propria convenienza). «Avezzano – ha spiegato
l’assessore [al Commercio] – è una città di montagna che non ha dei portici in
cui accogliere le persone a spasso nelle fredde serate invernali, si è pensato
così di rinnovare l’asse centrale,
immaginando una galleria commerciale,
fatta di attività e uffici, nella scuola Corradini-Fermi».
L’assessore
ignora il nostro asse centrale, che non passa per via Corradini.
Un paio d’appunti,
tanto per cominciare. Sotto i portici – pianura o montagna – si svolgevano
delle attività, a suo tempo: per carità, ci si passeggiava pure. Poi: come si rinnova un asse? Mi sembra che più che
rinnovare, si voglia invece – ancora una volta – mettere tra parentesi l’asse che tocca il municipio e la stazione
ferroviaria.
Ancora Gabriele
De Angelis: «Non nascondo poi che resta il sogno di trasformare la scuola
Fermi-Corradini in una grande galleria
commerciale» – Il Centro 9 maggio
2014. (1/2)
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