venerdì 2 maggio 2014

The Uncle Meat Variations 2


È stata ripresa da alcuni attori sociali (Centro Giuridico del Cittadino, Acqua Nostra e associazioni agricole – estrapolo da MarsicaNews) negli ultimi mesi solo la questione dei depuratori cui è stata però impressa una torsione di tipo consumerista. Non è perciò paradossale l’interesse recentissimo nei confronti dei canali fucensi da tali attori, dopo alcuni lustri trascorsi senza annotare schiume, chiazze estese d’olio, pesci morti, acqua colorata (non solo in grigio) e recipienti di diserbante alla deriva: si è fatto lo spezzatino della questione inquinamento e poi si è lavorato su una parte. (La condizione delle acque fucensi è migliorata per fattori esterni, non per decisioni politiche locali: detersivi e materiali biodegradabili, campagne contro l’uso eccessivo della chimica in agricoltura, tecnologie efficienti ecc.).
Così ricordava Augusto De Sanctis «sono stato testimone lo scorso 31 gennaio a Ortucchio di una situazione di accumulo di enormi quantità di letame, per decine se non centinaia di metri in un unico punto e direttamente sul terreno: una condizione che ben difficilmente può essere definita una corretta pratica agricola». Io invece consiglio di consultare in rete: Arta, Relazione Monitoraggio per il controllo delle Acque sotterranee-Fase a Regime. È uno studio di Regione Abruzzo che riguarda anche noi (pp. 156-163). Alle acque della Piana è stata assegnata la classe 4, per le loro «caratteristiche idrochimiche scadenti». Si possono scorrere anche le tabelle delle concentrazioni che «sforano» (ferro, manganese, fluoruri). (È una faccenda del 2009 ma serve a dare un’idea degli orizzonti dell’ambientalismo – anche dell’istituzione regionale – in tema di acque e inquinamenti).
È bene per tutti che prenda a funzionare un depuratore anche a San Benedetto dei Marsi. (Non ricordando male, l’invenzione di tale dispositivo risale agli inizi del Novecento).
Torno al punto di partenza; Sforza afferma: «ci sono persone che nella Marsica sono vent’anni che denunciano i problemi ma non li hanno mai risolti, quindi la demagogia l’hanno fatta loro». (Avevo letto lo stesso refrain, sette giorni prima: «Se il [WWF] […] sono anni che denuncia le problematiche in questione, perch[é] non le ha risolte o ha fatto s[ì] che s[’]intervenisse per risolverle?»). È politichese applicato alle persone sbagliate per assolvere il ceto politico della Piana. Altro che «furia»… (2/2)

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