Ho confrontato di
recente una notizia apparsa su sei testate (MarsicaLive,
PrimaDaNoi, MarsicaNews, TerreMarsicane,
AvezzanoInforma, Il Centro) e ho stabilito, che si tratta di un comunicato stampa
riportato integralmente o ritoccato leggermente, negli ultimi due casi. Esso
proviene dal Centro Giuridico del Cittadino, da Acqua nostra e da alcune
«organizzazioni agricole»: gente che lavora – non specificate. L’argomento è l’autorizzazione per la messa in
funzione del depuratore d’Avezzano.
Ho già notato che
in tale comunicato si canta poco vittoria e che almeno la quarta parte di esso, è dedicata ad accusare avversari innominabili e istituzionalmente estranei in tale vicenda. («E strano che gli ambientalisti e qualche “avventuriero
della carta stampata” in questi giorni – ha sostenuto Augusto Di Bastiano –
anziché auspicare un immediato avvio del depuratore che contribuirà a risolvere
la problematica inquinamento, si ostinino in una attività che mira alla ricerca
ad ogni costo di qualche “crepa” nell’iter autorizzativo», tanto per citare il
più esplicito. Si tiene sul vago Stefano Fabrizi di Confagricoltura: «Alcune
associazioni e “fogli volanti”, mal digeriscono il risultato che stiamo
raggiungendo in pochi giorni». È reticente anche Gianvincenzo Sforza: «L’avvio
dell’impianto di Avezzano [...] e l’apertura del depuratore di San Benedetto
dei Marsi [...] è la miglior risposta a quanti ancora oggi stanno cercando di
ostacolare questo processo»). Chi si
sta opponendo – quanti ne sono? Qual è il nome dell’associazione (delle
associazioni) ambientalista che si sta (si stanno) opponendo? Chi ostacola e
come la messa in funzione di un dispositivo che ha sulle spalle più di un secolo di onorata attività?
Scorrendo le
testate giornalistiche si è anche appreso che il depuratore della mia città è
stato sbloccato dopo quindici anni;
a San Benedetto dei Marsi invece dopo «poco meno di un decennio». (Il Martello del
Fucino, 1/2 + 2bis)
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