mercoledì 28 maggio 2014

lui è il gatto, ed io la volpe 2bis


È piuttosto interessante questo pezzo, per alcuni aspetti:
Roberto Verdecchia aggiunge altre persone che «remano contro» nell’annosa vicenda del locale depuratore, oltre agli «ambientalisti» portati in ballo – a sproposito – da altri. «Verdecchia nel corso della conferenza di annuncio dell’apertura ha mostrato la delibera del 30 novembre 1998 quando, durante l’amministrazione Spallone, i consiglieri Antonio Floris, Leo Orsini, Francesco Laurenzi e Mariano Santomaggio votarono contro l’approvazione del progetto preliminare», 16 maggio.
Ho scritto che non sarebbe durato a lungo per questioni intrinseche, siffatto movimento. Stefano Fabrizi in un prezioso commento all’articolo citato: «Volpone [Coldiretti] continua a fare il furbo […] Agli smemorati vogliamo ricordare che se non ci fossero stati i 120 trattori portati in piazza dai soci di Confagricoltura e CIA non si sarebbe mosso nulla».
Nello stesso commento inviato anche a TerreMarsicane, il direttore provinciale di Confagricoltura chiarisce – in qualche modo – anche l’«architettura» del movimento per l’avvio dei depuratori: «l’iter è stato seguito giornalmente dai due segugi Sforza e Di Bastiano che non hanno dato tregua ai funzionari pubblici».
(Potendo interessare). Augusto Di Bastiano, è anche l’autore di: «affermazione apodittica che si pone su un piano dogmatico tanto caro a certi ambientalisti» – Taglio alberi piazza Orlandini, Di Bastiano: necessaria la gestione del patrimonio arboreo, MarsicaLive 27 agosto 2013. (L’aveva con qualcuno del WWF, imprecisato, ovviamente).
Robertino cantava, tanti (tanti) anni fa: ‘well the moral of this story | the moral of this song | is simply that one should never be | where one does not belong’. (2/2, 2bis/2bis)

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