È piuttosto
interessante questo pezzo, per alcuni aspetti:
Roberto Verdecchia
aggiunge altre persone che «remano contro» nell’annosa vicenda del locale
depuratore, oltre agli «ambientalisti» portati in ballo – a sproposito – da
altri. «Verdecchia nel corso della conferenza di annuncio dell’apertura ha
mostrato la delibera del 30 novembre 1998 quando, durante l’amministrazione
Spallone, i consiglieri Antonio Floris, Leo Orsini, Francesco Laurenzi e Mariano
Santomaggio votarono contro l’approvazione del progetto preliminare», 16 maggio.
Ho scritto che non
sarebbe durato a lungo per questioni intrinseche, siffatto movimento. Stefano Fabrizi
in un prezioso commento all’articolo citato: «Volpone [Coldiretti] continua a
fare il furbo […] Agli smemorati vogliamo ricordare che se non ci fossero stati
i 120 trattori portati in piazza dai soci di Confagricoltura e CIA non si
sarebbe mosso nulla».
Nello stesso commento
inviato anche a TerreMarsicane, il direttore
provinciale di Confagricoltura chiarisce – in qualche modo – anche l’«architettura»
del movimento per l’avvio dei depuratori: «l’iter è stato seguito giornalmente
dai due segugi Sforza e Di Bastiano che non hanno dato tregua ai funzionari
pubblici».
(Potendo
interessare). Augusto Di Bastiano, è anche l’autore di: «affermazione
apodittica che si pone su un piano dogmatico tanto caro a certi ambientalisti»
– Taglio alberi piazza Orlandini, Di
Bastiano: necessaria la gestione del patrimonio arboreo, MarsicaLive 27 agosto 2013. (L’aveva
con qualcuno del WWF, imprecisato, ovviamente).
Robertino
cantava, tanti (tanti) anni fa: ‘well the
moral of this story | the moral of
this song | is simply that one should
never be | where one does not belong’. (2/2, 2bis/2bis)
Nessun commento:
Posta un commento