Ho visitato con
un amico l’esposizione dei migliori progetti per il restyling di piazza Risorgimento e adiacenze, il 30 aprile a
Castello Orsini.
Ho già scritto
che il problema della nostra piazza non è tanto il tipo di mattoncini o di
panchine quanto la mancanza di un altro tema
collettivo, di un qualsiasi palazzo importante da sommare alla cattedrale. (L’architettura
è una faccenda almeno tridimensionale).
Mi sono fatto un
paio d’idee sui progetti nel quarto d’ora passato lì dentro. La prima è una
lettura superficiale e frettolosa della storia della città, soprattutto
l’ultimo secolo mentre la seconda riguarda il rapporto tra l’opera e gli
(attuali) utenti. (Ho raccontato altrove e in tempo non sospetto che il
problema della piazza è non riuscire a contenere tutti i possibili
frequentatori). Non mi sembra una buona idea ridurre lo spazio di tipo pedonale. Hai voglia a dire che in futuro
ci sarà più spazio per la gente grazie a un breve tratto d’isola pedonale lungo via Corradini…
«L’obiettivo
finale è quello di ripartire dal centro cittadino – dice il Sindaco ad Avezzano
Informa – per riqualificare l’intero spazio urbano» – 2 maggio 2014. L’esperienza
mi ha insegnato che i sindaci degli ultimi vent’anni, sono partiti dalla piazza
e sono rimasti fermi lì.
(L’unica cosa
consolante è che ha vinto il miglior progetto. Complimenti al giovane
maglianese, in ogni modo).
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