giovedì 8 maggio 2014

Divertissement


Tutto è partito da un’innocua, inutile e forse innocente raccolta di firme di MicroMega (online) per la revoca dei servizi sociali a Berlusconi. (Ogni settimana mi giunge almeno un paio di proposte in tal senso, come immagino a molti e generalmente non ci faccio caso).
La notizia:
(Mi ha infastidito: «Mi auguro che il parroco di Antrosano possa recuperare la via del buon senso anche in virtù della sua funzione religiosa». Io non mi rivolgerei mai in tal modo a una persona che ha 12-13 anni più di me e che probabilmente mi ha insegnato qualcosa, per come funzionano le società umane).
Due:
Il vicepresidente del Senato ha spulciato tra i nomi dei firmatari e l’ha presa male per la presenza – in ordine alfabetico – del parroco d’Antrosano: mi sembra però almeno sproporzionata la sua reazione.
Maurizio Gasparri afferma tra l’altro nell’intervista: «In un mondo normale, il suo vescovo lo caccerebbe a calci nel sedere»; io invece consiglio di non immischiarsi in vicende che riguardano la vita dell’istituzione ecclesiastica da parte di chi non è dell’ambiente. (Immagino che non prenda a calci un parroco – anche se questo ha commesso un grosso errore –, un comune vescovo in un «mondo normale»).
Gasparri prosegue: «Un sacerdote che esprime sentimenti del genere dimostra che Libera è un covo di faziosità, di astio e di odio». L’associazione Libera c’entra come i cavoli a merenda, in questa storia.
Tre:
Non commento per sé la replica (morbida, dura, così-così) del nostro compaesano e mi auguro che la vicenda non prosegua oltre.

Nessun commento:

Posta un commento