domenica 5 luglio 2015

F 1


C’è stato giusto un briciolo di curiosità all’inizio, con la notizia del papa «ecologista» sui mass media; quel tanto che basta quando immagini che si sta parlando anche di te, in qualche modo. (È come per un cocullese, apprendere che un regista siberiano ha ultimato le riprese per un documentario sui «serpari»).
Ho letto in seguito alcuni articoli e qualche intervista su tal enciclica ed è iniziata una fase di disinteresse. Più di una testata ha interpellato qualche personaggio che intrattiene – o no – degli sparuti rapporti con il movimento ecologista sulla bontà dell’enciclica Laudato si’. Non sono perciò stato intervistato; stessa sorte è toccata al militante medio di C.M. NoPowerCrop, di chi sta seguendo la vicenda della mega-discarica (abusiva) di Bussi sul Tirino e di NoOmbrinamare. (L’Abruzzo è una zona periferica, si sa). L’enorme notorietà acquisita da oltre vent’anni di cortei, petizioni, processi, manifestazioni, ricorsi e anche violenti scontri con le forze dell’ordine, non ha fruttato nemmeno l’ombra di una domanda a chi si è esposto maggiormente nel movimento NoTav della val Susa: non era sufficiente neanche apparire costantemente in Tv. C’è stata una sorta di gara tra giornalisti per apparire tra i primi a pubblicare commenti: la qualità degli stessi ne ha risentito. Interviste fiacche e deludenti invece, ma è dipeso esclusivamente dalle mie attese. Non è mancato per l’occasione l’esegeta di turno né il liberista puro e duro inviperito per la trattazione del pontefice. Ho notato in generale un po’ piaggeria negli scritti, in generale: siamo in Italia, d’altra parte. Mi sono fatto l’idea che chi è intervenuto non abbia mai partecipato – nemmeno in seconda fila – a una qualsiasi protesta che abbia avuto come oggetto, l’ambiente. (I vaticanisti delle principali testate giornalistiche avrebbero fatto una miglior figura nel fornire qualche chiave di lettura).
Riporto invece un frammento in cui mi riconosco abbastanza: «Se l’enciclica di Leone XIII giungeva con un ritardo di mezzo secolo sul Capitale di Marx, Laudato si’ sconta un gap analogo nei riguardi del movimento ambientalista», in P. Schiavazzi, Francesco apre una “rivoluzione culturale” green e avvia un tour di “resistenza immediata”, HuffingtonPost 20 giugno 2015.
Mi è poi stato regalato da un amico il famoso allegato a Credere e a Famiglia Cristiana, Papa Francesco, Laudato si’, Edizioni San Paolo e mi sono sentito impegnato in qualche maniera; nel post precedente ho annunciato che avrei scritto qualcosa e da oggi pubblico ciò che ho scribacchiato negli ultimi giorni. (1/4)

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