Ho inviato un commento a
questo pezzo, venerdì scorso; si trova in fondo.
Un «noto personaggio e
cittadino di Avezzano» si è indignato per una
potatura; fuori stagione – in aggiunta. («Io vorrei sapere proprio i tecnici
del Comune di Avezzano, gli ambientalisti e l’assessore all’Ambiente dove sono
e che cosa fanno. […] Ora – continua – avremo l’ombra in autunno, ammesso e non
concesso che le piante saranno in grado di fare foglie in tempo breve»). È
rimasto in prima pagina per ben quattro giorni, io immagino per porre in
rilievo la maestà di detto (sconosciuto) personaggio.
La potatura degli alberi
fuori stagione non è più una novità da alcuni decenni, ad Avezzano; si può
affermare con tranquillità che è divenuta una caratteristica locale. (Checché
ne dica un paio di giorni dopo, un autorevole rappresentante dell’opposizione. Salterà
fuori che sono anche troppo frequenti tali operazioni, alla fine).
Nemmeno è un fatto nuovo
che un «noto personaggio» avezzanese eviti di criticare un’amministrazione
comunale o quando lo fa, utilizza il privilegio dell’anonimato.
Interessante anche
l’infilare nello stesso calderone persone che non c’entrano con la vicenda –
l’oggetto del mio commento. Solo un errore? (Ripetuto tra l’altro). Tutto ciò
significa anche che qualcuno ignora, riesce a vivere di là dello Stato e delle
sue leggi: ci si lamenta con il Comune giusto per la scarsa ombra e le troppe
mosche in circolazione…
«Ripeto la domanda: Ma
l’Amministrazione, l’assessore, i tecnici e gli ambientalisti dove sono? Che
fanno?». Era probabilmente il caso di rispondere: leggo le amenità che appaiono
nel Web, per quanto riguarda me.
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