sabato 21 novembre 2015

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Non si capiva molto, l’ultimo post (l’ho eliminato): avete ragione, ho preso un paio di brutte cantonate. Mi spiego meglio.
È cominciato negli ultimi tempi della sua giunta il tiro al piccione su Antonello Floris per questioni legate al traffico. Non impegnano seriamente nessuno che abbia in animo di fare politica, queste e permettono di costruire un seguito. Nascono da ciò e dallo schieramento politico del sindaco in carica, le polemiche legate al Quadrilatero e via dei Cavalieri di Vittorio Veneto. La seconda ha avuto una vita breve a differenza della prima: l’abolizione dell’anello a senso unico ha trovato spazio nei programmi elettorali dei maggiori schieramenti, alle prime elezioni utili. (Una storia chiusa perciò).
Ripeto: la vertenza sull’anello a senso unico era strumentale, con il senno di allora e con quello di oggi.
Perché non proporre allora, delle soluzioni per la sicurezza stradale lungo il tracciato dell’anello a senso unico? Perché tacere quando qualcuno e la forza politica maggioritaria ad Avezzano, chiedevano lo smantellamento dei passaggi pedonali rialzati (tutti)? Perché non accodarsi al WWF contro il taglio degli alberi, che «mangiano» una quota dell’inquinamento nelle città? Perché non accodarsi agli ambientalisti nel richiedere un’isola pedonale al centro? (Perché non chiederla autonomamente nel proprio quartiere?). Perché non opporsi con coraggio al parcheggio interrato di piazza Matteotti? Perché tacere sulla proposta di qualche associazione di commercianti, diretta alla costruzione di un centro commerciale al posto della media Corradini? (Attirerebbe altro traffico automobilistico). Avezzano ha 42mila abitanti e non è grande come New York o Londra: non ci si può occupare solo di quello che succede nel proprio cortile.
Leggo da Mario Mei che con l’anello a senso unico il «traffico è aumentato esponenzialmente». (È mio il grassetto). Mi chiedo: si rende conto di che cosa afferma di una città che cresce di circa 400 abitanti l’anno? (A Mario Sbardella, su TM del 16 u.s.). Non solo: dove ha preso i dati? (Se esistono). Lo stesso Mario Mei afferma poco prima che sono «triplicati», i livelli d’inquinamento in città ancora per colpa dell’anello. Domanda: dove ha preso i dati? (Se esistono. Il WWF si dice a conoscenza degli ultimi dati, risalenti al 2010). Un paio di giorni dopo, sempre Mario Mei in un (prezioso, tra l’altro) commento a un comunicato-stampa di Massimo Verrecchia (ML, 18 u.s.), è sibillino: «la valutazione fatta da noi cittadini sull’aumento dell’inquinamento, tre volte superiore a quella precedente lo ho dichiarato IO con cognizione di causa». Dove si possono consultare questi benedetti dati?
Buona campagna elettorale a tutti! (La questione principale è il traffico, non l’inquinamento).

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