venerdì 14 dicembre 2018

Considerando che già ci siamo

Ho parlato dei mass media nel post di ieri: come hanno raccontato la vicenda della nuova pista ciclabile al centro?
Si sono schiacciati all’inizio riprendendo un ritornello di alcuni commercianti e politici locali: «inutile e pericolosa». (Avrebbe almeno danneggiato il commercio nel centro). Sono poi passati, una volta iniziata la sua costruzione, a segnalare puntigliosamente ogni incidente legata a essa: pedoni e automobilisti che si procuravano danni – in realtà né gli uni né gli altri dovevano stare in quelle parti. È spuntata una curiosa teoria secondo cui la pista ciclabile avrebbe fatto aumentare l’inquinamento dell’aria, anziché diminuirlo. È stata poi la volta degli automobilisti indisciplinati, che parcheggiavano dentro la pista e giù foto nelle pagine web. Sul nuovo tracciato, a detta di molti, non circolava mai nessuno. È sparito tutto con i primi freddi, come prevedibile. Vi è una o più testate giornalistiche che si sono sottratte a questo gioco?
Mi è capitato di raccontare di una tipa che ha planato d’infilata sul cordolo davanti alle poste di via G. Marconi (24 novembre); negli ultimi giorni mi sono giunte delle foto di automobili parcheggiate dentro la pista ciclabile. La stampa locale ha oggi dell’altro cui pensare.

In realtà, i pezzi che lo scorso autunno accompagnavano qualche scatto di automobile mal parcheggiata, erano intrisi di moralismo; da essi non traspariva il disagio, il disappunto delle persone costrette a uscire dalla parte di carreggiata loro riservata e rientrare poco dopo. In questo periodo, chi utilizza detto tracciato, è gente che lavora e sodo a differenza degli sfaccendati che parcheggiano dove capita.

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