Ho parlato dei mass media nel post di ieri: come hanno raccontato la vicenda della
nuova pista ciclabile al centro?
Si sono schiacciati all’inizio riprendendo
un ritornello di alcuni commercianti e politici locali: «inutile e pericolosa».
(Avrebbe almeno danneggiato il commercio nel centro). Sono poi passati, una
volta iniziata la sua costruzione, a segnalare puntigliosamente ogni incidente
legata a essa: pedoni e automobilisti che si procuravano danni – in realtà né
gli uni né gli altri dovevano stare in quelle parti. È spuntata una curiosa
teoria secondo cui la pista ciclabile avrebbe fatto aumentare l’inquinamento
dell’aria, anziché diminuirlo. È stata poi la volta degli automobilisti
indisciplinati, che parcheggiavano dentro la pista e giù foto nelle pagine web.
Sul nuovo tracciato, a detta di molti, non circolava mai nessuno. È sparito
tutto con i primi freddi, come prevedibile. Vi è una o più testate
giornalistiche che si sono sottratte a questo gioco?
Mi è capitato di raccontare di una tipa
che ha planato d’infilata sul cordolo davanti alle poste di via G. Marconi (24
novembre); negli ultimi giorni mi sono giunte delle foto di automobili
parcheggiate dentro la pista ciclabile. La stampa locale ha oggi dell’altro cui
pensare.
In realtà, i pezzi che lo scorso
autunno accompagnavano qualche scatto di automobile mal parcheggiata, erano
intrisi di moralismo; da essi non traspariva il disagio, il disappunto delle
persone costrette a uscire dalla parte di carreggiata loro riservata e
rientrare poco dopo. In questo periodo, chi utilizza detto tracciato, è gente
che lavora e sodo a differenza degli sfaccendati che parcheggiano dove capita.
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