venerdì 2 agosto 2013

Midsummer 2


E’ stata un’esperienza poco positiva, quella di parlare degli alberi; m’è andata di traverso. Mi era capitato raramente di parlare di cose simili in precedenza, giusto riferito alla vegetazione intorno agli argini dei fiumi. Il termine «albero», per la maggioranza dei miei compaesani è sinonimo d’ombra – un termine negativo, soprattutto per qualche negoziante –, d’insetti dentro il bar durante l’estate, di radici sotto il pavimento dell’esercizio – può anche succedere. Una pratica talvolta ricorrente quando un commerciante apre un negozio, è quella di tagliare gli alberi davanti alle vetrine: coprono le stesse dagli sguardi di chi va in automobile o di chi sta sul marciapiede di fronte – come se le piante fossero di sua proprietà.
E’ una perdita di tempo parlare di argomenti simili da noi, si passa pure per «conservatori».
La politica va in vacanza d’estate, si dice: la prendo per buona.
Ho letto di «pasquinate» e di un concorso d’idee per migliorare il centro. E’ consistito nell’abbigliare da «arabo» il recente busto a Camillo Corradini, l’ultima «pasquinata». (Non una geniale idea, dopo la borsa della spesa di colore azzurro apposta dagli operai del Comune – per qualche giorno –, prima dell’inaugurazione. Non mi ha fatto né caldo né freddo, quell’addobbo da «arabo»).
L’attuale amministrazione vuol rendere piazza Risorgimento il «salotto buono» della città, come le altre che l’hanno preceduta. (Sta divenendo il suo grottino più che altro, negli ultimi tempi: un posto in cui stoccare le cianfrusaglie prima di cacciarle definitivamente da casa).
Io ragiono diversamente per formazione: cosa si può fare di quella zona, partendo dalla scala più ampia? (Nel senso: pianta in scala 1:2000, scala 1:5000, ecc.). La risposta è contenuta nella pianta del Prg: ci si trova tutto quello che si doveva fare, ma non si è eseguito in quel posto. Pensa all’incirca così, un leguleio alle prime armi: Dgc 180/2009 – Prime misure di riqualificazione del centro storico della città di Avezzano, attraverso l’istituzione di un’isola pedonale su Corso della Libertà e altre iniziative a favore del commercio.
Trovo le «pasquinate» e certe proposte, le due facce della stessa coperta che serve a coprire malamente l’impotenza di chi è governato, ma anche di chi governa – perché è politicamente debole.

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