lunedì 14 ottobre 2013

Altri animali


Scrivo qualcosa sugli altri animali apparsi sulla cronaca degli ultimi tempi.
S’è parlato di animali (protetti) uccisi e altri che escono dai confini di parchi e riserve – e sono investiti dalle automobili di passaggio.
Ho già scritto qualcosa – riguardante i secondi, in qualche modo:

L’areale di un animale (delle nostre parti) non corrisponde mai ai nostri confini amministrativi (regione, provincia, comune ma soprattutto: parco, riserva, oasi); non si può comunicare a una bestia (sconosciuta, tra l’altro) quello che non deve fare.
E’ bene invece, capire perché un animale abbandona un sito occupato per 2-3 secoli o per alcuni decenni: si va sul campo e si studia, mettendo da parte i manuali e le credenze. (Sono necessarie numerose competenze per stabilire le cause di un fenomeno del genere). Si trova ogni genere d’indizi sul campo. Alcune bestie, perché si allontanano o abbandonano i loro territori? Che fine fa gli animali di un parco o di una riserva? (Non solo orsi e lupi). Qualcuno consigliava negli anni Settanta, a osservare i menu dei ristorantini dei paesi in cui ricadeva l’allora Pna. (La faccenda era più complessa, in realtà). Oggi mi sento d’aggiungere: una scorsa alla cronaca locale. Ho l’impressione che c’è gente che va in giro a sparare, ad avvelenare negli ultimi tempi, in Abruzzo. Bisogna anche capire perché i cacciatori – non i giocatori di football o le merlettaie – uccidono o avvelenano (colposamente) animali protetti. Noi ci possiamo informare direttamente da loro o richiedere una consulenza a un antropologo – non altri.

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