giovedì 31 ottobre 2013

K'sLT 40


S’è cominciato a parlare di piano del traffico sette anni dopo la sua adozione, quando era ormai obsoleto – al tempo della costruzione dell’anello a senso unico.
Il tono della discussione, è stato simile o uguale a quello delle curve degli stadi, durante le partite di calcio in Italia. Gli avezzanesi hanno confuso in buona sostanza, il Pgtu (2003) con lo studio «Realizzazione senso unico di marcia anello stradale» (2009).
Il controllo della mobilità, è uno dei numerosi interventi non attuati del Piano, nonostante la sua importanza. Cito a mo’ d’esempio: «Il monitoraggio del sistema [di mobilità] è, quindi, di grande importanza per verificare eventuali scostamenti fra risultati attesi e risultati effettivamente verificatisi, in maniera tale da poter intervenire dinamicamente sul processo di pianificazione» (Relazione finale, 2.9). Si tratta di dati da raccogliere, elaborare e mostrare in pubblico, per saggiare la bontà delle scelte compiute e per agire nuovamente. E’ difficile dire se un intervento ha avuto successo, senza dati. (L’azione delle amministrazioni sembra invece orientata dai diktat dei commercianti e dai commenti anonimi nelle testate on-line).
E’ stato fatto lo spezzatino di un progetto organico e servito un pezzo per volta secondo convenienza. (E’ rimasto non attuato tutto ciò che riguarda i pedoni, i ciclisti e gli utenti deboli della strada, tanto per dirne una).
Le analisi in esso contenute, sono state meticolosamente rimosse e si è operato finora, al contrario di ciò che andava fatto. E’ stato richiamato del nuovo traffico nel Quadrilatero, nonostante esso presentasse «connotazioni geometriche non adatte a smaltire grossi volumi di traffico» (Pgtu 2002, p. iii). Ho letto di recente: «Novità in agenda anche su via XX Settembre dove, all’incrocio con Via Garibaldi, (nel 2013) sarà realizzata una rotatoria» – TerreMarsicane 15 dicembre 2012. La presunta novità è in realtà contenuta nel progetto dell’anello (4.2, pp. 48-49).
In sintesi: il piano traffico non è stato largamente attuato, un intervento che ha visto la luce sta per essere abolito (dopo circa tre anni e senza una ragione) mentre è stata ripescata una sua parte accessoria non costruita. E’ la stessa opera, bocciata da 4mila firmatari. (Si può parlare d’ignari firmatari, a questo punto). Sono stati capaci di spezzettare perfino un piccolo progetto trasportistico.
L’intera vicenda è un esempio istruttivo di com’è considerato il lavoro intellettuale ad Avezzano.

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