lunedì 7 ottobre 2013

MP f.u.


Ho accelerato la pubblicazione dei pezzi precedenti – sono usciti a settembre, in realtà. Sembra materiale diverso da quello postato in precedenza su questo blog e provo a ricucire.
E’ partito tutto dalla presentazione del restyling, da parte del Comune e da com’è stata riportata dalle testate locali. E’ la mancanza di copertura finanziaria il dato – a me – più evidente. Un qualsiasi strumento di pianificazione rimane inattuato al 30, 40, 50% ad Avezzano – con il Pgtu si è andati ben oltre. (Ci s’immagina con un certo automatismo che le aree verdi prescritte in un Prg rimarranno lettera morta). Non andava messa in cantiere un’opera tanto piccola alla presenza di problemi di natura economica. Che cosa elimineranno?
Ho sorvolato sul resto ma mi chiedo oggi: come il Comune riempirà d’attività di tipo culturale quello spazio? Chi le pagherà? Chi le svolgerà, soprattutto? Ci vuole gente abituata a lavorare in aperta campagna. E’ bene tener presente che dopo l’abbattimento delle baracche attuali sul lato di via S. Cataldi, quel posto si manifesterà per quello che è dopo la distruzione del Mercato coperto trent’anni fa: uno spazio amorfo.
Gli alberi (tutti) saranno i primi a essere tagliati in attesa dei quattrini per la pavimentazione, poi verranno il parcheggio per i residenti e il nuovo mercato per gli attuali venditori: per il resto bisognerà solo attendere. (Dovrebbe bastare).
I partiti locali sulla faccenda non hanno battuto ciglio, com’era prevedibile.

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