Scrivo qualcosa,
ritrovandomi un po’ di tempo libero. Ho seguito come molti la polemica sulle
luminarie. M’interessa la mera polemica, non le luminarie né tantomeno il
«progetto di luci d’artista» e la sua realizzazione. (Si può in ogni modo ribattere
da parte dell’Amministrazione comunale che questa come le altre, è oziosa,
pretestuosa, maliziosa, irrilevante, strumentale. È arrivato in soccorso anche
il benaltrismo…). A proposito: vi sono piaciute?
Perché è facile polemizzare
su tale tema da alcuni anni? Perché tale festività è divenuta un contenitore al
cui interno sono inseriti elementi molto
diversi tra loro. Il Natale è soprattutto una festa religiosa, sono state
in seguito aggiunte delle iniziative per favorire le vendite nel comparto
commerciale. Non è finita qui, perché la parte aggiunta è difficile da
maneggiare mutando essa in continuazione. Cominciamo: tutti i negozi del nostro
territorio comunale? No, le luci sono riservate al capoluogo ma non alle
frazioni o meglio, al Quadrilatero e anzi solo a una piccola parte degli esercizi
di quella zona. Ancora. Ho letto su una testata nazionale che si prevedeva
dall’inizio del mese, una flessione delle vendite nel periodo natalizio
addirittura di un quinto. Tale calo era fatto derivare dal Black Friday che dà inizio un paio di settimane prima – ormai anche
da noi – alle vendite natalizie. Va aggiunto a ciò la presenza dei centri
commerciali, alcuni negozi nel Quadrilatero aperti anche la domenica e Amazon.
(Al netto delle trasformazioni del settore abbigliamento nell’ultimo decennio).
Vi sono alcuni negozianti che allestiscono luminarie per conto proprio, anche
nella zona più illuminata dal Comune.
È un guazzabuglio o no? È
perciò difficoltoso farsi un’idea precisa dei commercianti e ancor più dei consumatori
avezzanesi, proprio quelli che dovrebbero essere attratti dalle luminarie e
dalle iniziative di tipo culturale predisposte dall’ente locale. (I secondi
sono generalmente pensati come degli sprovveduti: sono da tempo defunti i citoyen). È bene non dimenticare la
pattuglia di vigili urbani dalle 16 alle 20 – orario d’apertura dei negozi – in
piazza G. Matteotti e anche i parcheggi gratuiti nel pomeriggio, di nuovo per
favorire i commercianti. Che cosa inventarsi per evitare di dispiacere il meno
possibile ai cittadini? Tutto qua.
È stato tutto un confrontare cifre da noi, come se
fosse possibile pesare le singole
iniziative (passate, presenti) o mettere sullo stesso piano i risultati del
passato con quelli a venire. L’unico argomento su cui si poteva discutere erano
proprio gli addobbi luminosi, ma chi
ha polemizzato si è rifiutato o ha evitato di farlo e di tutto ciò – con tutta
franchezza – non ne capisco il motivo. Insomma, vi piacciono le luminarie del
Comune?
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