sabato 23 dicembre 2017

Nennillo, 86 anni dopo

Scrivo qualcosa, ritrovandomi un po’ di tempo libero. Ho seguito come molti la polemica sulle luminarie. M’interessa la mera polemica, non le luminarie né tantomeno il «progetto di luci d’artista» e la sua realizzazione. (Si può in ogni modo ribattere da parte dell’Amministrazione comunale che questa come le altre, è oziosa, pretestuosa, maliziosa, irrilevante, strumentale. È arrivato in soccorso anche il benaltrismo…). A proposito: vi sono piaciute?
Perché è facile polemizzare su tale tema da alcuni anni? Perché tale festività è divenuta un contenitore al cui interno sono inseriti elementi molto diversi tra loro. Il Natale è soprattutto una festa religiosa, sono state in seguito aggiunte delle iniziative per favorire le vendite nel comparto commerciale. Non è finita qui, perché la parte aggiunta è difficile da maneggiare mutando essa in continuazione. Cominciamo: tutti i negozi del nostro territorio comunale? No, le luci sono riservate al capoluogo ma non alle frazioni o meglio, al Quadrilatero e anzi solo a una piccola parte degli esercizi di quella zona. Ancora. Ho letto su una testata nazionale che si prevedeva dall’inizio del mese, una flessione delle vendite nel periodo natalizio addirittura di un quinto. Tale calo era fatto derivare dal Black Friday che dà inizio un paio di settimane prima – ormai anche da noi – alle vendite natalizie. Va aggiunto a ciò la presenza dei centri commerciali, alcuni negozi nel Quadrilatero aperti anche la domenica e Amazon. (Al netto delle trasformazioni del settore abbigliamento nell’ultimo decennio). Vi sono alcuni negozianti che allestiscono luminarie per conto proprio, anche nella zona più illuminata dal Comune.
È un guazzabuglio o no? È perciò difficoltoso farsi un’idea precisa dei commercianti e ancor più dei consumatori avezzanesi, proprio quelli che dovrebbero essere attratti dalle luminarie e dalle iniziative di tipo culturale predisposte dall’ente locale. (I secondi sono generalmente pensati come degli sprovveduti: sono da tempo defunti i citoyen). È bene non dimenticare la pattuglia di vigili urbani dalle 16 alle 20 – orario d’apertura dei negozi – in piazza G. Matteotti e anche i parcheggi gratuiti nel pomeriggio, di nuovo per favorire i commercianti. Che cosa inventarsi per evitare di dispiacere il meno possibile ai cittadini? Tutto qua.
È stato tutto un confrontare cifre da noi, come se fosse possibile pesare le singole iniziative (passate, presenti) o mettere sullo stesso piano i risultati del passato con quelli a venire. L’unico argomento su cui si poteva discutere erano proprio gli addobbi luminosi, ma chi ha polemizzato si è rifiutato o ha evitato di farlo e di tutto ciò – con tutta franchezza – non ne capisco il motivo. Insomma, vi piacciono le luminarie del Comune?

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