Le piste ciclabili hanno
cambiato – a me come ad altri – alcune abitudini; ho preso, dall’inizio, a
guardare a destra e sinistra prima di attraversarne una con doppio senso, evito
inoltre di saltare il cordolo a differenza di persone più vecchie che talvolta
inciampano e cadono – un paio di testate locali, amano «reclamizzare» (© 2018 Verdecchia-Di
Berardino) simili comuni incidenti. Mi capita anche di passare in mezzo via C.
Corradini nel tratto – per ora – chiuso al traffico motorizzato.
La novità di queste settimane di cui non si è scritto e perciò discusso è
che il sindaco De Angelis, rispetto ai suoi predecessori, non è finora tornato
indietro nelle sue decisioni dopo la lagnanza del singolo commerciante, del comitato
locale, addirittura dell’associazione di categoria. (La buonanima ammoniva: The future is unwritten). È una novità
nel senso che non era mai successo prima.
La perdurante (noiosa) canea deriva proprio da tale impotenza; si è incrinata per il momento la mentalità clientelare
dominante. Impareranno molti avezzanesi che nelle società più laiche e
democratiche della nostra un conflitto, una vertenza può essere vinta o persa?
Sembravano onnipotenti fino a un paio di settimane fa, le associazioni di
categoria dei commercianti.
È cambiato qualcosa nella mentalità degli avezzanesi, il vecchio mondo con
la sua paura del nuovo sta finalmente scomparendo? È presto per dirlo. (3bis/3bis)
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