È fuffa perché, il brano citato di
Massimo Verrecchia citato nel post precedente? È almeno fuffa, in realtà, perché
una zona della città, un quartiere è caratterizzato dalla sua autonomia. Nel senso: non devo
spostarmi più di un chilometro per raggiungere, che so, un bar, una piazzetta, una
scuola, un ufficio, un negozio di generi alimentari o d’abbigliamento, un’edicola
di giornali, una panetteria. (Non devo fare quattro passi per avere davanti al
naso la cattedrale, il multi-sala, il teatro, lo stadio
della squadra di calcio locale). Dovrebbe conoscere bene certe cose, uno che fa
politica da decenni; i nostri politicanti parlano della periferia di solito per
sentito dire, non per conoscenza diretta. Perché non fare nomi di marciapiedi e
vie dissestate o senza banchine? (Trattandosi di cose, non si offende nessuno).
È perciò giusto rivendicare un
marciapiede in via X o nel vicolo Y, ma la cosa finisce sempre lì, perché è ozioso farlo. Non
serve, è una perdita di tempo perché? L’Amministrazione in carica ha trovato
più di un tecnico che si è interessato, ha progettato, presentato pubblicamente
e difeso una pista ciclabile giudicata da moltissimi avezzanesi: «pericolosa,
inadeguata», «non funzionale, pericolosa», «inutile, dannosa e pericolosa»,
«costosa, inutile e pericolosa». Non troverà mai, invece, un tecnico che firmerà un progetto di marciapiedi per
molte stradine e vicoli nella zona più vecchia d’Avezzano – parlo di svariati
chilometri – eppure, il camminare a piedi in sicurezza è un diritto di ogni
cittadino. Un marciapiede per molte di quelle viuzze equivale a un’isola
pedonale; è lo stesso per la zona (nuova) di Scalzagallo: una banchina o il suo
dovuto ampliamento comporterebbe un tale restringimento della carreggiata da
impedire il traffico delle automobili. (Una buona parte dei marciapiedi nella nostra
periferia non è utilizzata da chi abita da quelle parti, perché sono essi risicati).
Come siamo giunti a tal punto, di chi è
la responsabilità? È inutile chiederlo alla folta schiera di storici locali, è
sufficiente invece una chiacchierata con qualcuno che abita fuori dal
Quadrilatero. (È difficoltoso da sistemare nell’usato frame élite vs. Popolo…).
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