giovedì 11 aprile 2019

Ah, les italiens... 2

(Il secondo). Lo scorso 7 marzo, io ho guardato l’interno della vasca superiore della fontana in piazza A. Torlonia in cui si trovavano i resti di un faretto distrutto da uno o più vandali. È bene ricordare come in passato più soggetti si siano lamentati per chi, in quelle parti, vende sostanze illegali – anche chi le consuma –, chi si ubriaca, pomicia appassionatamente, schiamazza, piscia, sporca, porta i cani sciolti, eccetera. Si trattava di richieste implicite di maggiore vigilanza. Come si sorveglia nel XXI secolo?
Un’amica mi ha inviato uno screenshot alcuni giorni fa – non interessa nominare la testata che l’ha pubblicato. C’era scritto questo: «AVEZZANO. PIAZZA TORLONIA DIVENTA LA NUOVA CASA DEL GRANDE FRATELLO».
(Il Grande Fratello degli altri, a). Ne ricordo di telecamere – non solo la loro segnalazione –, nelle mie passeggiate in quelle parti; non a caso io leggo «Gli agenti della polizia locale sono già a lavoro sulle riprese delle telecamere per individuare i responsabili», in Atti vandalici a piazza Torlonia, l’assessore Presutti: presto nuove telecamere per monitorare l’intera area, in «MarsicaLive» 5 marzo 2019. Le telecamere perciò c’erano già. A detta dell’assessore all’Ambiente: «Le telecamere di cui è stato dotato il Comune spesso non restituiscono immagini utilizzabili concretamente dalle forze dell’ordine, in quanto troppo buie e sfocate», cit., «MarsicaLive» 5 marzo 2019. Non si tratta perciò di una bizzarria del momento e non a caso il sindaco: «Il passaggio della fibra era già stato predisposto nei lavori di riqualificazione pertanto nel giro di pochi giorni l’interramento dei cavi sarà portato a termine», in G. Antenucci, Al via i lavori per 6 nuovi apparecchi di videosorveglianza a piazza Torlonia, De Angelis: obiettivo sicurezza, in «MarsicaLive» 5 marzo 2019. (Stiamo parlando dei lavori nel periodo 2017-18). Le telecamere non servono solo a registrare: esse suggeriscono dei comportamenti da tenere.
(Il Grande Fratello degli altri, b). Molti anni fa, ho raccontato una mia «passeggiata» progettata per evitare le varie telecamere di negozi, uffici, banche e abitazioni – quelle nei principali luoghi pubblici, ovviamente. Oggi penso che sia impossibile farmi quattro passi senza essere inquadrato da un qualche occhio elettronico, calcolando che abito al centro.
(Il Grande Fratello che ci portiamo in tasca). Ho acquistato il mio primo smartphone a dicembre dello scorso anno – incredibile ma vero. Da allora, mi sono spesso proposti degli articoli riguardanti i Pink Floyd – hanno chiuso l’attività nel 1995 –, alcune vecchie registrazioni inedite dei King Crimson in occasione del loro Cinquantenario e notizie sui numerosi, piccoli, sconosciuti festival jazz italiani. Mi è segnalato qualsiasi scritto contenga «Frank Zappa». Poi, Le Orme a Casalmaggiore (CR) – poco più di 15mila abitanti; tre giorni di festival prog a Varazze (SV) – 13mila abitanti! Vi sarà un omaggio «sinfonico» per i Led Zeppelin il prossimo 27 giugno, a Firenze. Non hanno stranamente sgamato la mia predilezione per Miles Davis e John Coltrane, mah... Sono invitato a collegarmi, quando passo davanti a un qualsiasi locale con il WiFi. Un amico mi ha scaricato l’app Accupedo: funziona decentemente, conosce almeno il 95% dei miei spostamenti – a piedi, si capisce.

(Mi si dirà: effetto Rainy Day Women #12 & 35. Non gli va mai bene niente ad alcuni avezzanesi).

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