Chi ha
sfogliato Il Centro del 15 aprile,
avrà sicuramente notato anche un pezzo dedicato all’arrivo dell’azienda
abruzzese Trieste Pizza in queste parti. Prendo in proposito un pezzo dal web –
è più controllabile per chi mi legge: «il marchio ha scelto non un centro o un
parco commerciale ma il cuore della città, Piazza Risorgimento, nella sua nuova
veste, più bella per i giovani del posto ma anche per chi viene da fuori», in
F. Falcone, Il brand Trieste Pizza arriva
in città e dichiara: restyling centro fondamentale per la nostra scelta, in
«MarsicaLive» 15 aprile 2019.
Un paio di
riflessioni: la prima. Molti pittoreschi personaggi locali lamentano da anni il
declino, la «desertificazione» del centro, mentre chi vive altrove, non ci
presta troppa attenzione: conoscono male la città anche loro o hanno il senso
degli affari – tertium non datur. Da
anni migliaia d’italiani emigrano per trovare una situazione economica migliore – è sufficiente
questo titolo, M. Maroni, Emigrati, 2018: fuga
dall’Italia. In un anno via in 285mila: siamo tornati ai livelli record degli
Anni 50,
in «IlFattoQuotidiano» 2 agosto 2018 –, mentre quelli che giungono da noi, da mezzo
mondo, risolvono a loro volta lo stesso
problema. (La seconda). Tal esercizio occuperà – a quanto mi è stato
riferito: non ho controllato ma non è molto importante – lo spazio di due negozi: Yamamay ed Egar; il
secondo, a differenza del palindromo, aveva già inglobato – nel periodo di
apertura in quel posto – un altro locale.
A quanto ammonta la metratura di un locale in periferia o poco più in là? Ho
già raccontato degli obsoleti, risicati spazi nel Quadrilatero (residenza, artigianato,
studio, commercio), difficili da piegare alle esigenze di chi vuol utilizzarli
ai nostri giorni: dovrà tenerne conto il nuovo Prg.
La pista
ciclabile c’entra perciò come i cavoli a merenda con gli affari dei
commercianti – lo sa bene anche chi
afferma simili baggianate. La scuola media Corradini, alla fine, sarà
trasferita; i bar che nel periodo scolastico lavorano con i ragazzi –
soprattutto i loro genitori –, chiederanno l’«incasso di cittadinanza»?
(Sto
qualche giorno senza pubblicare).
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