sabato 13 aprile 2019

Ah, les italiens... 3

(L’ultimo). Mi è capitato di passare in piazza del Risorgimento lo scorso 1° aprile, verso le 15,30. È vuoto quel posto a quell’ora: troppo tardi per chi è uscito per il caffè pomeridiano, troppo presto per chi vuol farsi quattro passi prima di alzare la saracinesca del proprio negozio. C’era invece una quarantina di persone che aspettavano l’apertura del cantiere per il completamento del restyling. Tutti i presenti, tranne qualcuno, sembravano soddisfatti. (C’erano anche due vigili urbani in bicicletta). Si ritrovavano lì numerosi perché molti probabilmente non credevano che l’impresa vincitrice dell’appalto, dopo aver conosciuto le rimostranze dei commercianti – sul giornale al bar, la mattina –, avrebbe recintato quei cinquanta metri di via C. Corradini e cominciato i lavori.
Sono poi passato nuovamente in quelle parti poco dopo le 18; era completamente cambiato l’umore delle persone – erano più numerose: molti incazzati per quei lavori ma ancora dell’incredulità nell’aria. (Più di uno voleva un mio parere sulla vicenda, chissà perché). Prima di arrivarci in realtà, chiacchierando in giro poco prima, mi era stato riferito circa un complotto simile a quello nato, diffuso nei giorni dello spostamento del mercato settimanale: il sindaco avrebbe fatto iniziare quei lavori per danneggiare in modo irreparabile i commercianti del centro e favorire gli shopping center. (Da parte di persone che stimo, purtroppo). Non ho trovato la minima traccia di quest’ultimo, nel web a differenza del precedente che qualche sospetto lo insinuava. (Preferisco non proporlo nuovamente per la terza o quarta volta).

Ecco, con quei due complotti sventati – si fa tanto per dire – negli ultimi mesi, molti avezzanesi hanno dimostrato di essere meno provinciali in quest’occasione. (Peccato aver seguito gli altri italiani nei cattivi modelli).

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