A dicembre pubblico dei frammenti
che avrei dovuto elaborare durante l’anno; non sarà così in questo 2019, scrivo
giusto un paio di post ma allargandomi un po’.
Ho già accennato a delle
nuove tasse, nel Def, proposte almeno per limitare l’uso di particolari
prodotti. Ho sorvolato sui loro limiti e proseguo imperterrito su quella strada,
soprattutto considerando che da noi, quelle particolari tasse, sono state annegate
in un bagno di catastrofismo da alcune forze politiche.
Prendo il caso della Plastic tax. È bene ridurre in modo
drastico e in tempi brevi la plastica usa-e-getta,
quella che poi finisce ovunque; anche nei nostri mari, distruggendo flora e
fauna e il pesce è tuttora un nostro alimento. (È un altro discorso per gli oggetti
destinati a durare a lungo). Non
deve rimanere una faccenda da risolvere a colpi di tasse la riduzione della plastica nella nostra
vita, ovviamente. Non posso perciò, com’è avvenuto in Italia negli ultimi
giorni, mettere su un piatto della bilancia la sopravvivenza di almeno Homo sapiens – ci sopravvivrà il Pianeta
–, e sull’altro le fabbriche destinate alla chiusura – quelle che producono solo imballaggi. (Dalle nostre parti –
è mio il grassetto: «Se nello schema della legge di bilancio che il Governo si appresta a
presentare al Parlamento saranno inserite le misure di tassazione sulle bevande
zuccherate e sull’uso delle plastiche per imballaggio (le cosiddette “sugar
tax” e “plastic tax[”], quest’ultima adottata in diversi paesi del mondo e
anche europei) potrebbe essere a rischio
lo stabilimento di imbottigliamento di Oricola della Coca Cola», Regflash, 25 novembre 2019).
Passo alla cosiddetta Sugar tax. Insegnano anche ai piccini di
evitare merendine e bevande troppo zuccherate; dopo i cinquant’anni un
qualsiasi medico di base parla di zucchero con il proprio assistito come se si
trattasse di una sostanza pericolosa: giusto un bicchiere di vino durante i due
pasti principali. (Per non parlare del sale, dei cibi grassi…).
Dovremo rivedere, a breve, anche
una parte rilevante della nostra alimentazione quotidiana, altro che «tassa
sulle merendine». Ignoro come andrà a finire nei prossimi giorni.
(Ieri è iniziata Cop25 a Madrid).
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