sabato 7 dicembre 2019

Nel frattempo

Il commissario prefettizio Mauro Passerotti ha fatto sapere agli avezzanesi di aver bloccato l’iter per il nuovo piano regolatore, il 1° dicembre. Nello stesso giorno, è stato diffuso un comunicato dell’ex sindaco, rammaricato per una simile decisione che trova la sua origine – a suo dire – nella recente crisi amministrativa. Detta missiva, che ha avuto una scarsa diffusione, è stata l’unica reazione del mondo politico locale.
Era importante, invece, proseguire – casomai a ranghi ridotti, senza fretta – tanto per mantenere un minimo d’attenzione sulla vicenda. (Vale lo stesso per la questione della mobilità: è consigliabile interessarsene poco ma costantemente; non ci vuole molto elaborare, divulgare qualche dato, in maniera saltuaria. La caduta di De Angelis ha disattivato l’Urban Center: esso sarebbe stato un punto di raccolta e diffusione per dati, informazioni e proposte, a disposizione di tutti gli avezzanesi – compresi quelli che fanno politica). L’approvazione di un simile piano è senz’altro meno importante che trenta, quarant’anni fa nella vita amministrativa di una città, ma possiede tuttora la sua rilevanza – viene dietro solo all’approvazione del bilancio.
È senso comune ad Avezzano – giusto, sbagliato, così-così – che un piano del traffico debba seguire l’adozione, le indicazioni dello strumento urbanistico: prima l’uno, poi l’altro. (È comprensibile come, costruendo un quartiere per 7mila residenti, ne risentirà certo il traffico con quelli limitrofi e con il centro della città). Così: Pgt > Pgtu. Lo stesso commissario prefettizio invece affermava di aver «posto le condizioni per la elaborazione di uno studio di revisione dell’intero sistema della circolazione stradale con particolare riferimento all’aggiornamento e alla redazione di un nuovo Piano generale urbano del traffico» (20 settembre 2019).

Vi è perciò due ragioni perché la nostra classe politica desse segni di vita, all’inizio del mese. (Capisco che ci si ritrova immersi in un’altra lunghissima campagna elettorale, ma scrivere due righi a una testata on-line…)

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