lunedì 6 novembre 2017

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C’entrava qualcosa di diverso dalla politica nell’ultimo post: la convivenza.
Non mi sorprende, né m’interessa se un qualsiasi gruppo o partito politico infili un’immagine impropria o sbagliata in un suo manifesto, è in fondo un peccatuccio veniale. Mi ha fatto invece arrabbiare l’uso di quell’immagine recente che ancora per alcuni anni significherà qualcosa associato a un rituale religioso, non solo per i musulmani che vivono ad Avezzano. Ripeto: Ti fotografano al funerale di un amico intimo, aggiungono la didascalia «Coccodrillo», «Rain and tears» o «Chiagne e fotte» e la postano in rete; domanda: t’incazzi come una bestia o ti dà piacere? La religione è un argomento da trattare con delicatezza. Ecco il link:
Era tanto arduo trovarne un’altra (anche impropria, sbagliata) nel mare magnum del web da associare a «spaccio, degrado e violenze»? (Non costituisce problema se «spaccio, degrado e violenze» sono vere o presunte, nel mio discorso; io però sconsiglio vivamente di accostare il termine «degrado» a «persona»).
Ho raccontato in tempi non sospetti gli ultimi due decenni di piazza G. Matteotti; è per me velleitario lo slogan «Riprendiamoci i giardini della stazione» ma esso è pienamente legittimo. (Visto l’approccio del blog, una mia domanda potrebbe essere: perché gli avezzanesi hanno abbandonato i giardinetti di piazza G. Matteotti negli anni Novanta? Della serie: dove faccio cominciare la storia?)

Ecco, tutto questo ha a che vedere con qualcosa che precede la politica, con il comportarsi in una tribù prima dell’istituzione di un’organizzazione statale o prima che un individuo raggiunga la maggiore età.

6 commenti:

  1. Non capisci il riferimento religioso
    Giovanni piacentino

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    Risposte
    1. Un miliardo di PERSONE sparse variamente sul Pianeta una volta l'anno in un giorno prestabilito cuoce lo stesso tipo di carne, con la medesima tecnica – antiquata quanto si vuole ma, in ogni modo, dotata di un significato. Roba simile se non ha niente a che vedere con la religione, che cos'è: una congiunzione astrale, uno scherzo del destino, un'illusione ottica?

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  2. Anche gli ebrei fanno il Bar mitzvah ma non su una pubblica piazza
    Se per fare la festa del santo patrono io devo chiedere delle autorizzazioni e devo farla rispettare una serie di regolamenti e di prescrizioni Ritengo che lo stesso deve essere fatto da tutti gli altri gp

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  3. Io ho scritto un'altra cosa. Fare il bar mitzvah su uno spiazzo mi sembra un tantinello fuori luogo

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  4. Caro Peppe, ho visto quella vomitevole locandina di Casapound dove era stampata la foto dei migranti intenti a festeggiare la loro Pasqua sul marciapiedi antistante la loro abitazione, incorniciata dalle parole "Riprendiamoci i giardini della stazione, presidio contro spaccio, degrado e violenze". Ora mi chiedo a quale degrado umano e' capace di ridursi un essere umano per pensare una simile locandina, dove si possono ben distinguere i volti e i corpi di persone straniere nostri ospiti, per metterli alla gogna e accostarli al degrado urbano. La mia famiglia e la scuola mi hanno insegnato a vergognarmi di me stesso se umilio le persone che si trovano in una condizione più svantaggiata della mia, come lo sono le persone che scappano dalla miseria, dalle guerre e dai cambiamenti climatici.
    Ai fascisti del terzo millennio che hanno ideato e pubblicato quella atroce locandina gli dedico le seguenti riflessioni di Ennio Flaiano: "Il Fascismo conviene agli italiani perché è nella loro natura e racchiude le loro aspirazioni, esalta i loro odi, rassicura la loro inferiorità. Il Fascismo è demagogico ma padronale, retorico, xenofobo, odiatore di culture, spregiatore della libertà e della giustizia, oppressore dei deboli, servo dei forti, sempre pronto a indicare negli “altri” le cause della sua impotenza o sconfitta. Il fascismo è lirico, gerontofobo, teppista se occorre, stupido sempre, ma alacre, plagiatore, manierista. Non ama la natura, perché identifica la natura nella vita di campagna, cioè nella vita dei servi; ma è cafone, cioè ha le spocchie del servo arricchito. Odia gli animali, non ha senso dell’arte, non ama la solitudine, né rispetta il vicino, il quale d’altronde non rispetta lui. Non ama l’amore, ma il possesso. Non ha senso religioso, ma vede nella religione il baluardo per impedire agli altri l’ascesa al potere. Intimamente crede in Dio, ma come ente col quale ha stabilito un concordato, do ut des. È superstizioso, vuole essere libero di fare quel che gli pare, specialmente se a danno o a fastidio degli altri. Il fascista è disposto a tutto purché gli si conceda che lui è il padrone, il padre."

    Ciro Sabatino

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