«Si firma?»,
mi è stato chiesto. Si trattava di una raccolta telematica su Change. (Mi capita di cliccare 5-6 volte
l’anno da quelle parti, per questioni geograficamente lontane da noi). L’oggetto
è il nuovo «assetto» dell’ex-Arssa cui ho accennato diplomaticamente nel
precedente post.
Si è esposto
in prima persona in un paio d’occasioni per ora, Sergio Di Cintio. «questa è
una battaglia che non conosce colori», l’ingegnere esordisce in questo modo,
durante un’intervista, in A. De Meis, Polizia
Locale all’ex Arssa, Di Cintio: “La mia non è una battaglia politica”, in
«TerreMarsicane» 9 febbraio 2018. Excusatio
non petita, accusatio manifesta – c’entra l’esperienza più che la mia perspicacia.
Navigando nel web ho scoperto che ha fatto parte (è ancora lì?) dell’associazione
La voce delle idee – Giovanni Di Pangrazio. (Cfr. “Avezzano giovane” in pista per il Di Pangrazio bis, in
«Marsicanews» 12 aprile 2017, Entusiasmo
alle stelle per l’inaugurazione della lista “Avezzano Giovane-la voce delle
idee”, in «Marsicanews» 8 maggio 2017, Elezioni Avezzano: Di
Cintio, “Ecco perché sostengo Gianni Di Pangrazio”, in «AbruzzoWeb» 9 maggio 2017, Di Cintio: “Sostenendo ‘La voce delle idee’ darete forza anche alle
vostre idee”, in «Marsicanews» 9 maggio 2017).
Mi passano ben
altri pensieri per la mente. Ho notato che Palazzo Torlonia è al centro di uno
scontro sotterraneo che ha purtroppo investito l’ambiente politico avezzanese,
da almeno tre anni. Che cosa vi è in ballo
di tanto grande, d’inconfessabile, d’irriferibile da dover nascondere accuratamente
alla cittadinanza in questo non breve lasso?
Mi sarei
aspettato perciò una raccolta di firme contro il prossimo utilizzo di quel
luogo promossa da una qualsiasi associazione culturale, anche estemporanea. Ciò
non è successo. Da una persona che invece ha le mani in pasta nella politica,
posso accettare giusto qualche ricostruzione del retroscena che diradi le
nebbie sulla vicenda dell’ex-Arssa altrimenti, è meglio dell’altro silenzio. Non
firmerò. (Quello è un pezzo di città in cui gli avezzanesi non possono accedere
liberamente, contrariamente da quanto annunciato dal sindaco d’allora).
P.S.: riporto
anche una risposta in un’intervista all’ex-sindaco. «si era valutata l’opportunità di destinare alcune stanze delle
strutture presenti nel Parco alla polizia municipale», in L. Novorio, Comando della Polizia Locale nell’ex Arssa,
Di Pangrazio: “Il mio progetto era diverso”, in «TerreMarsicane» 9 febbraio
2018.
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