Ho avuto
qualche problema a dire la mia sulla situazione al Comune d’Avezzano, negli
ultimi giorni. Provo a spiegare il mio silenzio e il mio scetticismo.
Il sindaco
dimissionario (De Angelis) proviene dalla giunta Di Pangrazio. (Non solo lui). Ho
già parlato di: «acclarata permeabilità tra i due schieramenti» riferito alle nostre Amministrative
(giugno 2017) e alle Provinciali (luglio 2017). Non ho capito perché Leonardo
Casciere pur approdando a Noi con Salvini (settembre
2017), una formazione – la Lega – che riporta risultati a due cifre nelle
competizioni nazionali, non sia entrato nella maggioranza di De Angelis – di là
del ricorso al Tar.
(Le novità).
Giovanni Di Pangrazio ha lanciato una sua creatura politica, Abruzzo al Centro-La
voce delle Aree interne (dicembre
2017). Perché tutto questo, da parte di chi si accredita come «civico», legato perciò
a una particolare città? In margine alla presentazione nel capoluogo regionale:
«Che Di Pangrazio sia legato a Giuliante, tuttavia, lo dimostra anche il fatto
che entrambi hanno un passato in Alleanza nazionale. L’ex sindaco di Avezzano
ha poi ricoperto il ruolo di direttore generale della Provincia dell’Aquila
quando proprio Giuliante era numero 2 della Giunta, ai tempi del presidente Palmiero Susi. Non solo. Di Pangrazio
ha un ottimo rapporto con Gianni Letta,
il plenipotenziario di Silvio Berlusconi
che svolge un ruolo determinante in queste elezioni nella stesura delle liste. Nella
sua Giunta al Comune di Avezzano, infine, hanno trovato posto anche esponenti
del centrodestra. Da qui le insistenti voci che lo vorrebbero pronto al grande
salto nel campo proprio del centrodestra», F. Tronca, Il “minestrone” civico nella fucina del salviniano Giuliante, obiettivo
elezioni, in «AbruzzoWeb» 16 gennaio 2018. Capito qualcosa?
Nelle
prossime Politiche, tra undici giorni, il partito dello scudo crociato corre
con Berlusconi e avrebbe dovuto perciò già appoggiare da mesi un’amministrazione di centrodestra. Tutto ciò non è avvenuto
e non sciupo il mio tempo a chiedermi perché. (Noi con l’Italia-UDC, tra l’altro,
è il primo partito ad Avezzano e potrebbe agevolmente aspirare al prossimo
sindaco scegliendo secondo convenienza o capriccio uno dei principali schieramenti
politici – centrodestra, centrosinistra).
Ho inoltre
notato che dopo la sentenza del Consiglio di Stato, le testate giornalistiche
non hanno intervistato i ricorrenti
– quelli che hanno guadagnato un seggio ciascuno –, bensì Di Pangrazio: quello
che ha sicuramente perso le Amministrative. Tutto qua, c’è poco da ribattere a
simili narrazioni, in un paesaggio dai contorni fluttuanti.
(Dovesse
finire l’esperienza di De Angelis, mi dispiacerà giusto per i trentenni che si
sono impegnati negli ultimi mesi e per l’assessore all’Ambiente).
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