mercoledì 21 febbraio 2018

Radio Bar(i) 4

Ho avuto qualche problema a dire la mia sulla situazione al Comune d’Avezzano, negli ultimi giorni. Provo a spiegare il mio silenzio e il mio scetticismo.
Il sindaco dimissionario (De Angelis) proviene dalla giunta Di Pangrazio. (Non solo lui). Ho già parlato di: «acclarata permeabilità tra i due schieramenti» riferito alle nostre Amministrative (giugno 2017) e alle Provinciali (luglio 2017). Non ho capito perché Leonardo Casciere pur approdando a Noi con Salvini (settembre 2017), una formazione – la Lega – che riporta risultati a due cifre nelle competizioni nazionali, non sia entrato nella maggioranza di De Angelis – di là del ricorso al Tar.
(Le novità). Giovanni Di Pangrazio ha lanciato una sua creatura politica, Abruzzo al Centro-La voce delle Aree interne (dicembre 2017). Perché tutto questo, da parte di chi si accredita come «civico», legato perciò a una particolare città? In margine alla presentazione nel capoluogo regionale: «Che Di Pangrazio sia legato a Giuliante, tuttavia, lo dimostra anche il fatto che entrambi hanno un passato in Alleanza nazionale. L’ex sindaco di Avezzano ha poi ricoperto il ruolo di direttore generale della Provincia dell’Aquila quando proprio Giuliante era numero 2 della Giunta, ai tempi del presidente Palmiero Susi. Non solo. Di Pangrazio ha un ottimo rapporto con Gianni Letta, il plenipotenziario di Silvio Berlusconi che svolge un ruolo determinante in queste elezioni nella stesura delle liste. Nella sua Giunta al Comune di Avezzano, infine, hanno trovato posto anche esponenti del centrodestra. Da qui le insistenti voci che lo vorrebbero pronto al grande salto nel campo proprio del centrodestra», F. Tronca, Il “minestrone” civico nella fucina del salviniano Giuliante, obiettivo elezioni, in «AbruzzoWeb» 16 gennaio 2018. Capito qualcosa?
Nelle prossime Politiche, tra undici giorni, il partito dello scudo crociato corre con Berlusconi e avrebbe dovuto perciò già appoggiare da mesi un’amministrazione di centrodestra. Tutto ciò non è avvenuto e non sciupo il mio tempo a chiedermi perché. (Noi con l’Italia-UDC, tra l’altro, è il primo partito ad Avezzano e potrebbe agevolmente aspirare al prossimo sindaco scegliendo secondo convenienza o capriccio uno dei principali schieramenti politici – centrodestra, centrosinistra).
Ho inoltre notato che dopo la sentenza del Consiglio di Stato, le testate giornalistiche non hanno intervistato i ricorrenti – quelli che hanno guadagnato un seggio ciascuno –, bensì Di Pangrazio: quello che ha sicuramente perso le Amministrative. Tutto qua, c’è poco da ribattere a simili narrazioni, in un paesaggio dai contorni fluttuanti.

(Dovesse finire l’esperienza di De Angelis, mi dispiacerà giusto per i trentenni che si sono impegnati negli ultimi mesi e per l’assessore all’Ambiente).

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