domenica 9 giugno 2019

Radio Bar(i) 22

A un certo punto, mi è stata rimproverata una certa ambiguità nel riportare, in modo pilatesco, un pezzo di MarsicaLive: «Sul restyling della piazza, […] gli alberi non mancheranno». Mi è stato chiesto: quelli vecchi o quelli nuovi? Touché.
Vado per ordine. Stiamo parlando intorno al restyling di piazza del Mercato: un progetto. Se n’è parlato molto nei mesi precedenti, soprattutto per quanto concerne la copertura trasparente. (Trasparente nei primi mesi, ça va sans dire). Il cittadino medio come me – a differenza degli eletti dal popolo – non conosceva il resto. È perciò comprensibile la posizione (contraria) di Umberto Irti ma non quella di alcuni consiglieri comunali.
Simili progetti vanno contrastati subito, senza aspettare l’ultimo momento come capita normalmente in questa città. Anche se a conoscenza di tutti i dati del progetto, avrei io, attaccato su quel tema come avviene di quando in quando? Più no che sì.
Il nocciolo del progetto è un sistema che consente di attrarre un maggior numero di persone in un posto ormai di passaggio da un paio di generazioni. (È improprio chiamarla piazza dopo lo sventramento di una quarantina d’anni fa: ci saremmo mossi in una quindicina, sì e no, per evitarlo). Non definisco storiche quelle piante, trattandosi di viventi dotate di una discreta intelligenza ma mi rendo conto che anche un paio di alberelli in più di numero, non avrebbe in ogni modo lo stesso fogliame di quelle che vediamo oggi. La questione è che per resistere ai cambiamenti climatici bisogna piantare più alberi ma anche rimuovere tanto asfalto e cemento inutilizzato – non ci si sente finora da quest’orecchio ad Avezzano e sarà così ancora per molti anni. (È necessario anche far circolare meno automobili, considerando che da anni si sta lavorando sull’efficienza energetica degli edifici).
Immagino un altro scenario, tanto per meglio far intravedere l’ipocrisia di alcune posizioni. Studio Libeskind offre un progetto di riqualificazione per piazza del Mercato che prevede l’azzeramento dell’alberatura: chi è capace a contrapporglisi?

Aggiungerò qualche altra cosina sulle ridicole vicende degli ultimi giorni riguardanti il nostro patrimonio arboreo. (De Angelis è caduto: ci risparmieremo tante sciocchezze sulle testate locali nei prossimi mesi. Proprio tante).

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