Rinvio nuovamente di qualche giorno una noterella
sulla locale situazione politico-amministrativa perché sto scrivendo qualcosa
sul lungo Carnevale fuori stagione di cui si è parlato in questa settimana.
Questo post è una sorta di prologo; riprendo il brano riportato ieri il cui
autore è Giuseppe Capoccitti. («cosiddetti gruppi ambientalisti che di fatto
sono stati assenti al di [là] di qualche sporadica apparizione», in Piazza del Mercato, Capoccitti (Cisl – Fp):
inconcepibile abbattere alberi secolari in salute per una ristrutturazione,
in «MarsicaLive» 14 giugno 2019). Di là delle imprecisioni: il verde urbano
nel nostro continente, raramente presenta alberi «secolari» per questioni d’età
– le prime piante sono state messe a dimora nelle grandi città dal Settecento;
il nostro Quadrilatero è stato costruito negli anni Venti del secolo
scorso. (Abbiamo un unico albero dichiarato monumentale, ad Avezzano). Vi è
anche un altro particolare: le piante sono viventi e perciò, si ammalano e
muoiono come gli altri simili. Avrebbe inoltre giovato al sindacalista nominare
qualche gruppo ambientalista – cosiddetto per carità –, e anche la sua
consistenza. C’erano, sì o no? Vado al sodo.
Mi capitava – seppur raramente – di cercare qualcuna
durante l’adolescenza. La prendevo con me stesso, con la mia inadeguatezza,
nell’essere respinto; non ho mai rivolto i triti insulti da maschio a chi non
mi accettava. Il finale era identico nella situazione a parti invertite:
nessuna mi ha mai ricoperto d’improperi né gonfiato di botte. Si tratta di
maturità, di saggezza anche quando si è agli inizi della vita in società.
È perciò un problema di Giuseppe Capoccitti se un
ambientalista con quarant’anni di militanza sulle spalle, non si è fermato a
informarsi o ha minimamente indugiato, nell’incrociare quelle manifestazioni.
(Penso di essere io quello o uno dell’apparitio,
mentre ero solo di passaggio, come le altre mattine). Sarebbe stato il
Carnevale se mi fossi fermato a discutere: l’inversione dei ruoli;
perché un qualsiasi ambientalista just in
time, o più di uno mi avrebbe ripetuto, a voce e di persona, le identiche
carinerie che continua a scrivere su Facebook o nel web.
È da tenere a mente quel comunicato per i prossimi
post, perché è l’intervento di uno del sindacato. (Anche quello firmato dal Movimento
cristiano lavoratori, il 12 giugno 2019).
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