domenica 17 giugno 2018

Braccia sottratte all'agricoltura 4

(Dell’altro). Proseguo sulla carnevalata nei post precedenti, anche se la cronaca marsicana e regionale, mi consiglia di scrivere su ben altre vicende. (L’agitato bottegaio che fa Pulcinella, l’architetto, Batman, l’ingegnere del traffico, il medico della mutua durante le feste di Carnevale infonde letizia mentre infastidisce negli altri giorni. «Facce Tàrza, aùuuh!»).
È la parte in alto del restyling ciò cui mi riferivo; essa è già stata spacchettata e si nota semplicemente passeggiando: via C. Corradini non è interessata da nessun genere di lavoro. Che fine farà quella parte del progetto? Una bella fine no, considerando che per la narrazione corrente, mainstream, quella è un’isola pedonale. (Giancarlo Cardone, la giuria nazionale che ha premiato il suo progetto, sono perciò autorizzati ad affermare senza timore di offendere qualcuno che gli avezzanesi sono una manica di zoticoni).
Il bello deve arrivare; i soldi ci sono e vanno spesi, poi si vedrà. Si realizzerà probabilmente la nuova pavimentazione per pedoni e poi sopra ci passeranno automobili, autobus, furgoni e camioncini tanto per non scontentare la potente corporazione dei commercianti. (Corporazione. Sarà tardi, quando le associazioni di categoria lasceranno al loro destino quei soci senz’arte né parte e che dopo l’avvio non hanno mai investito il becco di un quattrino nella loro attività). Tale manto sarà più fragile dell’attuale pavé e avrà bisogno di una maggiore manutenzione rispetto a oggi – tanto, paga chi versa i denari delle tasse…

Sarà la cafonata di troppo e preferisco scriverlo subito – poi si accoderanno il progettista, Giovanni Carbonara, Mario Centofanti e Claudio Finarelli. I giovani laureati continuano intanto ad abbandonare la terra dei valorosi patanari alla ricerca di città in cui il lavoro intellettuale gode maggiore considerazione – la scelta non è delle più difficili. (Continua al prossimo e mi toccherà difendere – tenetevi forte – perfino il sindaco)

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