mercoledì 20 giugno 2018

Bsaa 5

Riprendo, ampliando discorsi che ho svolto in precedenza.
(La comunicazione). Nell’esprimerci utilizziamo delle cornici interpretative, tutti. Usano lo stesso meccanismo anche le testate giornalistiche – che orientano l’opinione pubblica. La vicenda delle piste ciclabili e del restyling in piazza Risorgimento è presentata generalmente come una disputa tra commercianti e associazioni ambientaliste. Stanno davvero così, le cose? No. Il sistema delle piste ciclabili, per esempio, è un’idea dell’amministrazione De Angelis che intende approfittare dei fondi messi a disposizione dello stato centrale, mentre il restyling è stato avviato, portato a buon punto, finanziato (Fondazione Carispaq) e poi bloccato dal precedente sindaco (Giovanni Di Pangrazio). Tale narrazione nasconde la natura dei – come dire – contendenti: le associazioni di categoria difendono interessi particolari mentre quelli degli ambientalisti sono almeno diffusi. (I commercianti sono favorevoli all’«isola pedonale estiva» perché è a vantaggio di alcuni proprietari di locali e bar. «isola pedonale estiva» = «isola pedonale permanente» = «isola pedonale di Pasquetta»: ‘Sia invece il vostro parlare sì, sì; no, no; il di più viene dal maligno’, Mt. 5, 37). Ci vuole poco a presentare i commercianti come gente che si guadagna la giornata, mentre gli ambientalisti all’opposto, un branco di sfaccendati. Umberto Irti ha raccontato pubblicamente di aver perorato la causa dell’isola pedonale trent’anni fa nell’aula consiliare; da allora quel tema è stato portato avanti giusto dai sindaci che però, si sono ripetutamente scontrati con le associazioni dei commercianti. I rappresentanti dei cittadini sono riusciti sempre sconfitti e questo dà la cifra della democrazia circolante in città. (Checché ne scrivano le nostre autorevolissime testate giornalistiche da decenni).
(La dura realtà). Io invece l’ho messa diversamente, da anni: l’isola pedonale è anzitutto qualcosa di solido e poi un tema collettivo. Mi spiego. (Uno). Ho bisogno di una nuova utilitaria, mi reco al concessionario, scelgo un modello e un colore che mi aggrada, sborso una cifra a quattro zeri ed esco. Torno nello stesso posto dopo una settimana e il titolare anziché consegnarmi la mia automobile, prende a decantare per una decina di minuti le virtù della stessa. Di fronte al mio stupore, lui prova a mollarmi una gigantografia del mio modello preferito. Io sbrocco e quel signore a quel punto si dichiara pronto a cedermi un’auto dello stesso modello e colore che io ho ordinato, ma completamente di plastica e perciò non funzionante. (Due). Perdonate la ripetizione; non lo ordina il medico o il confessore di costruire il teatro, il tribunale, la chiesa, l’isola pedonale, il palazzo delle Poste, lo stadio di calcio, il municipio: stiamo parlando di oggetti che caratterizzano la città europea. Più tu ne disponi, meglio è per te. Contrastare che so, la piscina comunale è un dispetto alla città più che ai montanari che poco sopportano l’acqua. (È una mera questione di responsabilità personale, come ci ha insegnato la gigantesca figura di Abramo, quattromila anni fa).
(Salvate il soldato De Angelis). Chi ignorava – in molti nonostante la mostra a Castello Orsini, le foto pubblicate sui quotidiani e il web – il progetto di restyling di piazza Risorgimento, ha criticato il taglio degli alberi lungo il lato su via C. Corradini. Altri si sono invece lamentati della contemporaneità dei cantieri aperti: faccio finta d’ignorare come si sarebbero comportati loro al posto del sindaco e dell’assessore all’Ambiente dopo le raccomandazioni dei tre, quattro agronomi consultati in proposito. Ci si è poi messo di mezzo il fuoco amico: «il nostro impegno è stato preso pubblicamente anche dal Sindaco De Angelis dentro la sede di Confcommercio», Massimo Verrecchia 15 giugno 2018; c’entrava probabilmente l’isola pedonale, l’anno precedente. (È mio il grassetto). Domanda: Gabriele De Angelis ha firmato, si è presentato con o senza un programma elettorale davanti ai cittadini (tutti, nessuno escluso) alle Amministrative 2017? Non solo, dopo le numerose iniziative intraprese negli ultimi mesi, potrà permettersi o no De Angelis, il lusso d’improvvisare sul suo programma, di aggiungere qualcosa? Verrecchia ripesca nel suo comunicato anche l’idea di «un parcheggio (sotterraneo o multipiano), nella zona del centro cittadino».

Avezzano ha realizzato una pista ciclabile e qualche rotonda a costo zero mentre una simile struttura ricadrebbe interamente sulle spalle degli avezzanesi. Che significa tutto ciò a livello politico, da anni: lo stato centrale premia chi allontana o chi avvicina i mezzi motorizzati al centro? (La costatazione di «alcuni commercianti» secondo cui «la pista [ciclabile] nell’area nord è deserta» misura in realtà la distanza tra Avezzano e l’Italia). E poi, è già dimenticata, rimossa l’esperienza del parcheggio interrato in piazza G. Matteotti, ai tempi di Floris? Tutto ciò significa in buona sostanza tirar fuori, da parte delle nostre casse comunali, un botto di soldi non per la collettività, ma per alcuni commercianti – di una parte del centro e neanche i più meritevoli. (Anche della rendita immobiliare, per essere precisi).

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