sabato 16 giugno 2018

Neighbors

Giovedì, ho raccomandato a più di uno di scroccare un pezzo al bar (M. Sbardella, De Angelis: ecco la città giardino. Ma i negozianti vogliono le auto, in «Il Centro» 14 giugno 2018). Raccontava di un incontro al Comune e conteneva questo frammento attribuito al sindaco: «La pista [ciclabile] ha un impatto leggero, se non va si può cambiare». Domanda: Avezzano, in caso tornasse tutto uguale a prima, restituirà i quattrini già impiegati allo Stato? (Vi è dell’altro).
Il giorno seguente a parti invertite: «Tu che ne sai?». Il riferimento era ancora la riunione del 13; era uscito nel pomeriggio precedente un comunicato su alcune testate locali (IlFaro24, MarsicaLive, AvezzanoInforma, InfoMediaNews – 15 giugno) che parlava anche di me. La seconda in particolare titolava: Pista ciclabile e isola pedonale permanente, dopo le polemiche De Angelis incontra una delegazione di commercianti e residenti. La mia domanda è: delegati da chi? Non si è trattato in realtà né di associazioni di categoria (commercianti, artigiani), né per quanto mi riguarda personalmente di membri del CdQ, in mancanza di una simile organizzazione nel Quadrilatero – la zona dove abito dalla nascita. Nei pezzi si legge: «alcuni residenti». Non è dato conoscere le richieste dei miei vicini al sindaco dai resoconti di stampa. (Alcuni commercianti hanno invece sciorinato lo sperimentato repertorio a base di: «con l’isola il traffico collassa», «ad Avezzano fa sempre freddo e piove», «senza parcheggi il centro muore» – …tiè).
Posso perciò immaginare che dalle mie parti risiedano delle persone preoccupate per la futura – leggera, forse anche passeggera – riduzione dell’inquinamento atmosferico dovuto all’isola pedonale e qualche pista ciclabile: c’è da esser senz’altro fieri, noi del centro, a essere rappresentati da simili personaggi…

Nessun commento:

Posta un commento