Qualcuno ha apprezzato l’approccio nei miei
pezzi sullo spostamento del mercato. È successo perché le testate non si
azzardano oltre alla pubblicazione dei comunicati-stampa delle parti in causa (Comune,
associazioni di categoria). Bisogna aggiungere che gli uni e gli altri utilizzano
la logica (politica) amico-nemico che generalmente banalizza ogni situazione.
Io provo a ragionare con una testa diversa dal politico (maggioranza,
opposizione), dall’ambulante e dal gestore di un bar presso piazza A. Torlonia:
è sufficiente ascoltare qualche altra figura sullo sfondo.
Proseguo ripetendo.
Ricordo un episodio recente. Si sparse la notizia che McDonald’s avrebbe aperto
un ristorante nella periferia nord; personale locale previsto: trentatré
persone. Si mossero in molti nel web a difesa delle locali pizzerie, rosticcerie
e qualche ristorantino, minacciati – secondo loro – dall’apertura di tale
colosso straniero della ristorazione. Il sindaco di turno fu eletto – al solito
– come capro espiatorio. (Non si registrò successivamente – com’era prevedibile
in qualche misura – la chiusura di svariati esercizi che era stata prospettata;
si trattò dell’abituale catastrofismo della categoria e di altri residenti tirato
fuori contro ogni novità). Capitai un pomeriggio di quelle giornate nel miglior
ristorante della città e chiesi al titolare che cosa pensasse di tanto baccano
– ammesso che da quelle parti ne arrivasse qualche eco. Lui mi rispose invece
che, lavorando su una clientela diversa, non temeva per niente la concorrenza
di McDo. Aggiungo che vi erano numerosi adolescenti e giovani che aspettavano
McDonald’s – anche nel senso di brand
–, come chi ha atteso per decenni che so, duecento metri d’isola pedonale: un
(piccolo) laicissimo desiderio; in alcuni siti d’informazione locale prevaleva
invece la logica Mors tua vita mea. Proseguendo
l’agitazione degli ambulanti, dove andranno a fare la spesa quelli che prima
frequentavano il mercato del sabato? Nella fantasiosa ipotesi che questo
dovesse addirittura cessare? Dopo hard
discount, cito adesso i negozi «tutto a 1 [2, 5] euro»: servono a che cosa?
Sono gli acquirenti a reggere essenzialmente il
nostro mercato del sabato e non altri.
Ricordo gente infastidita per il
mercato settimanale quando si svolgeva lungo viale G. Mazzini, poi – fino a
qualche settimana fa – intorno a piazza A. Torlonia e dire che alle 15, era già
tutto pulito – almeno la sede stradale. Immagino che con la nuova sistemazione
o un’altra simile ma caratterizzata dall’ampia sede stradale, migliorerà ancora.
(In una zona con maggiore densità di abitanti, crescerà il numero delle
automobili da parcheggiare in un posto diverso dalla notte precedente: negli
ultimi decenni non si è mai lamentato pubblicamente nessuno).
Una buona notizia: è sorto il movimento
Critical Mass-Avezzano.
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