Ho accennato a una «zona riservata ai
pedoni lungo la carreggiata di via S. Donatoni» nel precedente poscritto. Ho percorso
quella via con maggior tranquillità, rispetto alle altre volte – tanto per
continuare. (Serve anche per raggiungere la Posta centrale, quella strada).
Negli ultimi mesi, Avezzano è stata lentamente
ricoperta di nuova segnalazione (verticale, orizzontale): ve n’era bisogno da svariati
anni. È
stato abbassato il limite massimo di velocità (da 50 a 30 km/h) in una zona ben
più ampia dell’ex-Ztpp (zona a traffico pedonale privilegiato) di Floris2. (In
alcune strade strette è sceso addirittura a 20 km/h). Sono stati sistemati alcuni rallentatori di velocità in lunghi tratti di strada periferici. (Ho già parlato
abbastanza delle piste ciclabili al centro).
È non poco
migliorata la vita degli «utenti deboli della strada» che vivono ad Avezzano,
senz’ombra di dubbio. (È successo tutto questo con la massima discrezione –
senza proclami, presentazioni, inaugurazioni varie e non è poco in questi brutti
tempi che viviamo). Altro che «pista
ciclabile inutile, dannosa e pericolosa» e via lamentando...
A proposito:
chi se n’è accorto? La segnaletica
orizzontale e la velocità massima consentita non sono citate negli articoli «estivi»
che hanno trattato d’incidenti (pedoni, automobilisti) lungo la pista
ciclabile. (Non c’è cascato solo il sito più piagnone d’informazione locale. Purtroppo).
Con il senno di poi: ci voleva tanto a
portare avanti la stessa operazione cinque, dieci, vent’anni prima?
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