mercoledì 3 ottobre 2018

Zpe

La vicenda del cosiddetto spostamento dei commercianti ambulanti in periferia è in realtà più semplice di come la presenta una buona parte delle testate giornalistiche locali. Può tornare utile un qualsiasi naturalista per spiegare come sono andate le cose.
Un parco naturale è talvolta circondato da una fascia in cui vi sono meno divieti che nello stesso, ma più numerosi rispetto a un’altra zona limitrofa. Serve a meglio proteggere il parco naturale tutto ciò, non è un vezzo. L’ente locale sta adottando una simile politica negli ultimi mesi, ad Avezzano. Mi spiego. Nel giorno di mercato (sabato) più di uno andava a pisciare a pochi metri di distanza in piazza A. Torlonia (chi, non importa) e qualche altro abbandonava cartacce, scatole e buste di plastica (chi, non importa), che restavano in quel posto fino al lunedì. Era agevole ripulire bene e in poco tempo la zona asfaltata una volta ripartiti gli ambulanti, mentre era difficoltoso per i mezzi meccanici e gli operai trovare e recuperare i rifiuti sparsi nei prati, dietro le siepi e sotto gli alberi. Da qui è partita la decisione d’allontanare gli ambulanti da piazza Torlonia. È opportuno perciò sistemare il mercato del sabato ovunque, tranne che intorno ai giardini pubblici, in questi giorni di restauro più di ieri – in stato d’abbandono da decenni.
Vedremo ancora le bancarelle nella zona superiore di piazza Risorgimento durante la tradizionale Fiera di santo Stefano? Potrò sbagliarmi ma penso di no e non è certo una questione di spazio. (Ancora). Avvicinerà più gente nel pomeriggio il prossimo restyling di piazza del Mercato, soprattutto nei giorni piovosi. In caso si trattasse di persone appartenenti alla stessa classe di età, potrebbero sorgere dei problemi: s’inventerà cosa l’amministrazione De Angelis?

In uno dei miei primi post, raccontai come un Prg adottato dal comune d’Avezzano destinasse le due strade che avvolgono Castello Orsini a ovest ed est: traffico locale e un tratto d’isola pedonale, rispettivamente. Era il 1969. Rimase tutto sulla carta come sperimentiamo nell’esperienza quotidiana; tutto questo ci fa però conoscere la «distanza» tra Avezzano e altre città italiane ed europee. (Anche quella tra diversi tipi d’avezzanesi).

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