La vicenda del cosiddetto spostamento
dei commercianti ambulanti in periferia è in realtà più semplice di come la
presenta una buona parte delle testate giornalistiche locali. Può tornare utile
un qualsiasi naturalista per spiegare come sono andate le cose.
Un parco naturale è talvolta circondato
da una fascia in cui vi sono meno
divieti che nello stesso, ma più
numerosi rispetto a un’altra zona limitrofa. Serve a meglio proteggere il
parco naturale tutto ciò, non è un vezzo. L’ente locale sta adottando una
simile politica negli ultimi mesi, ad Avezzano. Mi spiego. Nel giorno di
mercato (sabato) più di uno andava a pisciare a pochi metri di distanza in piazza
A. Torlonia (chi, non importa) e qualche altro abbandonava cartacce, scatole e
buste di plastica (chi, non importa), che restavano in quel posto fino al
lunedì. Era agevole ripulire bene e in poco tempo la zona asfaltata una volta ripartiti gli ambulanti, mentre era difficoltoso
per i mezzi meccanici e gli operai trovare e recuperare i rifiuti sparsi nei prati, dietro le siepi e sotto gli alberi. Da qui è partita la decisione
d’allontanare gli ambulanti da piazza Torlonia. È opportuno perciò sistemare il
mercato del sabato ovunque, tranne
che intorno ai giardini pubblici, in questi giorni di restauro più di ieri – in
stato d’abbandono da decenni.
Vedremo ancora le bancarelle nella zona
superiore di piazza Risorgimento durante la tradizionale Fiera di santo Stefano?
Potrò sbagliarmi ma penso di no e non è certo una questione di spazio. (Ancora).
Avvicinerà più gente nel pomeriggio il prossimo restyling di piazza del Mercato, soprattutto nei giorni piovosi. In
caso si trattasse di persone appartenenti alla stessa classe di età, potrebbero
sorgere dei problemi: s’inventerà cosa l’amministrazione De Angelis?
In uno dei miei primi post, raccontai
come un Prg adottato dal comune d’Avezzano destinasse le due strade che
avvolgono Castello Orsini a ovest ed est: traffico locale e un tratto d’isola
pedonale, rispettivamente. Era il 1969. Rimase tutto sulla carta come
sperimentiamo nell’esperienza quotidiana; tutto questo ci fa però conoscere la «distanza»
tra Avezzano e altre città italiane ed europee. (Anche quella tra diversi tipi
d’avezzanesi).
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