Avevo letto da qualche parte che piazza
Torlonia era stata riaperta e ho pensato di farci una capatina. In realtà erano
stati semplicemente rimossi i teli bianchi. Vederla da lontano è stato
commovente sabato mattina – qualcuno sentenzierà: «Scherzi dell’età…». (A dirla
tutta mi era già successo lo stesso nel calpestare la ghiaia bianca sparsa
lungo i vialetti, lo scorso 27 settembre, a notare il contrasto tra il biancore
dei sassolini e il verde cupo delle siepi di bosso).
Non avevo intenzione di passarci per
l’inaugurazione, poi un paio di amici mi ha convinto. (Abbiamo incrociato,
scendendo da piazza Risorgimento, una decina di ciclisti che salivano e
scendevano lungo la pista ciclabile: chi ricorda scene del genere, negli anni
passati, ottobrate o no? Massimo Verrecchia aveva scritto riguardo a essa,
all’inizio d’agosto: «inutilizzabile per oltre dieci mesi l’anno»). Noi siamo
entrati nei giardini pubblici poco dopo i discorsi delle autorità; ho notato
una quantità impensabile di persone che partecipavano. (Impensabile nella mia testa). Ho salutato il
festeggiato e poco altro.
Scrivo, in realtà, di rimessa e da mesi sul restauro di piazza A. Torlonia. (Ho citato
di quando in quando, di passaggio, delle notizie a scala regionale di cui non
si è per niente parlato da noi, eppure ci riguardavano). Mi sono divertito a
trattare dei catastrofismi, chiacchiere, colpi bassi e maldicenze altrui ma
sono stato condizionato, nonostante tutto, da questa mole di discorsi che si è
dissolta non appena rimossi i recinti metallici. Avevo elaborato anch’io un’immagine secondo cui una buona parte degli
avezzanesi fosse schierata con l’Amministrazione (sindaco, assessore all’Ambiente)
e un’altra invece contro: non è andata così, con il senno del 13 ottobre.
Non ho partecipato neanche
all’inaugurazione di piazza del Risorgimento ma mi rendo conto della quantità
di gente che si è raccolta in quell’occasione – documentata dalle immagini nel
web. Il punto è questo ancora una volta: sono le persone che decretano il
successo o il fiasco di un’opera architettonica, di un restyling; in entrambi i casi, la gente ha ripreso a frequentare,
affollare un posto abbandonato per alcuni mesi – perché dentro stavano
lavorando, non certo giocando a briscola. Si trattava di due luoghi storici da rassettare,
rivestire: l’Amministrazione ha giocato perciò facile, in casa e per questo trovo
ridicola l’insistenza, l’acredine degli ultimi mesi, perfino il friendly fire apparso su alcune testate on-line – è stata la classica piazzata
di paese del bel tempo andato, a farla breve.
Vedevo gente sorpresa perché aveva
davanti agli occhi nientemeno che un
prato! (Abbiamo ad Avezzano più di una generazione che finora non aveva mai
visto un simile prato pubblico). Piazza Torlonia – come pure piazza
Risorgimento – sono poco più frequentate che prima perché oggi esse trasmettono
un’idea di ordine e soprattutto pulizia. (È stata l’occasione per ridurre il
numero delle testate locali che leggo quotidianamente).
‘I
think it was the Fourth of July’.
Bisogna avere onesta' intellettuale quando c'e' da condividere ed apprezzare . Sono d'accordo anche sulla cancellazione di alcune "testate" che fanno "informazione"farlocca.
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