domenica 29 settembre 2019

Cavalli di Troia

Nel post precedente ho esposto il mio modo d’inquadrare la questione «isola pedonale»; do uno sguardo adesso all’idea dominante presso i compaesani. Perché tanta differenza? Propongo qualche citazione raccolta a fine gennaio, tanto per tirar su lo spirito.
«La Stati intende giocare la carta del prefetto Alecci, al quale è stato chiesto un incontro urgente, durante il quale si punterà dritto alla sospensiva del provvedimento, che dovrebbe avviare l’isola in data 1 febbraio, e non verranno invece proposte soluzioni alternative, nella speranza che il progetto venga cassato, più che modificato o ridimensionato, anche alla luce dell’estrema impopolarità del provvedimento che, per di più, cade in piena crisi economica e non sembra poter agevolare la vita dei commercianti del centro città, sempre più compatti per il no all’isola» – L. Di Giampietro, Isola pedonale, si tenta la carta Prefetto Alecci, in «IlGiornale24» 25 gennaio 2016. Questo si chiama parlar chiaro e tondo: l’amministrazione Di Pangrazio non vuole l’isola pedonale.
Il sindaco sulla consultazione-canguro circa l’isola pedonale: «sarà la città a scegliere, tutto il popolo avrà la possibilità di dire la sua». Poi prosegue, tanto per informare gli avezzanesi circa le sue reali intenzioni e come conviene esprimersi: «in un contesto economico-occupazionale difficile, abbiamo deciso di dare priorità al lavoro» – Di Pangrazio: “Per ora niente isola pedonale, sarà la città a scegliere”, in «TerreMarsicane» 28 gennaio 2016. Lavoro di chi? Ergo: l’amministrazione Di Pangrazio non vuole istituire l’isola pedonale.
Potrebbe nascondersi un nuovo «piano regolatore generale per una variante unica» annunciato a fine 2015, dietro la «riqualificazione dell’intera area» – dentro la sacca della consultazione –, ma non l’isola pedonale – non in modo duraturo. Nello stesso pezzo l’ignoto redattore – bontà sua – parla di «piano regolatore generale a metro cubo zero» e poco dopo loda l’attuale Amministrazione per aver favorito a suo tempo l’edilizia «grazie al recepimento del Decreto Sviluppo» – Piano regolatore generale, nel 2016 sì alla variante unica per recuperare le aree urbane, in «MarsicaLive» 31 dicembre 2015. Il cosiddetto decreto Sviluppo (Berlusconi-Tremonti) è servito per aumentare le cubature.
(Repetita iuvant). Il nostro comune spende 200, 300, 400mila euro per lavori al centro: che cosa succede, che cosa rimane da tale operazione? Cui prodest? Aumenta il prezzo degli immobili in quella zona. Punto. (Isola pedonale o no). [3 febbraio 2016]
L’isola pedonale, secondo Massimo Verrecchia provocherebbe: «la morte definitiva del centro cittadino» – Isola pedonale, Verrecchia: “La Stati smentisce Di Pangrazio, assessori e programma elettorale”, in «TerreMarsicane» 27 gennaio 2016. È il caso di fargli il gesto dell’ombrello e di gridare, da residente in centro da oltre sessant’anni: «Tiè. Lo stesso, aveva in precedenza affermato: «Ci troviamo, quindi, di fronte ad una amministrazione che vuole chiudere le vie della cosiddetta “crocetta”» – Isola pedonale permanente, Verrecchia (Ncd): la sentenza del Tar è solo per corso della Libertà, in «MarsicaLive» 24 gennaio 2016. È più appropriato il termine «ghetto», a questo punto; è mio il grassetto.
Proseguendo con il filone catastrofista; un’isola pedonale di duecento metri provocherebbe secondo Claudio Tonelli: «seri danni alla città», senza specificare quali, noblesse oblige – M. Santellocco, Ironie ‘isolane’. Claudio Tonelli: “Il sindaco Di Pangrazio lasci la poltrona al sondaggista Mannheimer” in «TerreMarsicane» 30 gennaio 2016.
(‘Look at those cavemen go’). «E’ di ieri il provvedimento del sindaco di Avezzano, Di Pangrazio, che ha bloccato l’isola pedonale nella città capoluogo di zona ed oggi arrivano i ringraziamenti del gruppo di commercianti del centro di Avezzano, a nome e per bocca del loro rappresentante Gianni Napoleone che ci tiene a ringraziare il sindaco e l’assessore Daniela Stati per essersi occupati prontamente e con impegno delle loro problematiche» – G. Chiostri, Isola pedonale bloccata, i commercianti soddisfatti, ringraziano…, in «IlGiornale24» 29 gennaio 2016.
Giovanni Di Pangrazio: «Il nostro obiettivo non è solo quello di attivare un semplice varco pedonale ma creare una vera e propria area vivibile, dove potranno coesistere le attività produttive e quelle legate allo svago e alla socializzazione, puntando allo sviluppo del comparto turistico e culturale» – Colpo di scena sull’isola pedonale in centro, il sindaco blocca il provvedimento del tribunale, in «MarsicaLive» 27 gennaio 2016. N.B.: la zona in questione è il centro di una città europea che conta 4mila residenti al massimo; i grassetti sono miei. Faranno impianti di risalita con montagna annessa in piazza Risorgimento buttando giù la cattedrale, spiaggia più mare sotto i portici, un finto anfiteatro romano o una pagoda al posto della media Corradini?
Domanda: che fine farà il progetto vincitore del restyling in piazza del Risorgimento?
Disorienta più che spiazzare invece, un comunicato di Maurizio Bianchini (Forza Italia), almeno per chi conosce decentemente la vita amministrativa locale degli ultimi anni. (In che mondo vive da 4-5 anni?). È consigliabile leggerlo per intero [è tuttora consultabile in rete]; è l’idea che io ho dell’avezzanese medio da oltre quarant’anni e me lo immagino uguale tra un secolo:
[4 febbraio 2016]
«L’assessore Daniela Stati ha dialogato ieri con i commercianti e, comprese le loro preoccupazioni, ha chiamato la prefettura chiedendo un incontro urgente» – Isola pedonale: si cercano alternative. La Stati va dal prefetto con i commercianti, in «MarsicaLive 26 gennaio 2016. Non doveva portarsi dietro qualcun altro? Che fine ha fatto altrimenti il ruolo dello Stato arbitro – non tifoso o peggio ancora, sponsor – nelle contese tra raggruppamenti di cittadini, tipico delle democrazie occidentali? Più avanti, ancora sull’isola pedonale: «Stiamo monitorando, d’intesa con la Polizia locale, certi di poter trovare una soluzione alternativa». Monitorando che cosa e per qual motivo? (Se è lecito).
Giorgio Fedele: «La vicenda dell’isola pedonale e, più in generale, della riqualificazione e rilancio del centro di Avezzano sono la prova del fallimento dell’attuale classe dirigente, tanto di destra quanto di sinistra» – in «IlGiornale24» 30 gennaio 2016. Il portavoce del partito più votato in città alle ultime due elezioni – che perciò parte in pole position per le prossime Amministrative –, dimentica di far sapere all’elettorato se è favorevole o contrario all’istituzione di un’isola pedonale al centro d’Avezzano. (Semplice dimenticanza da parte di M5S o c’è dell’altro?).
«Di Pangrazio ancora una volta si prende gioco dei cittadini continuando a credere che la battuta ad effetto sia la migliore scorciatoia per aggirare la complessità e la gravità del quadro economico e sociale cittadino» – L’isola pedonale di Avezzano sprofonda nel ridicolo dopo l’ennesimo, inattuabile annuncio del primo cittadino, in «AvezzanoInforma» 30 gennaio 2016. Mister X nel suo pensoso editoriale dovrebbe riconoscere che il nostro sindaco tratta i concittadini in quel modo perché ne ha discreta esperienza: pasturati a dovere da certe testate giornalistiche locali, da decenni. Poteva perciò risparmiarsi anche l’accenno all’«intelligenza dei cittadini». (Che cosa ha da spartire l’isola pedonale con «la complessità e la gravità del quadro economico e sociale cittadino»? Sempre se è lecito.)

(Straw man argument). «Ora le associazioni Italia Nostra e Wwf, spiazzate dalla decisione, dovranno prendere posizione e fare la loro mossa» – Colpo di scena sull’isola pedonale in centro, il sindaco blocca il provvedimento del tribunale, cit. Non si sono mosse invece e anzi il WWF Abruzzo Montano ha ricordato: «Non c’è spazio, quindi, né per la predisposizione di portali internet, che non avrebbero alcun valore statistico o legale, né per l’indizione di referendum consultivi, i quali sarebbero [illegittimi]». I mass media locali hanno propagandato senza alcun genere di filtro per anni il frame della classe politica secondo cui la questione «isola pedonale» è una scaramuccia tra alcuni ambientalisti (sfaccendati) e molti commercianti. Gli ambientalisti prima immaginati come perdigiorno, bamboccioni e un po’ cretini, poi trattati come tali […]. [5 febbraio 2016]

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