martedì 24 settembre 2019

Radio Chat 11 bis

(Ancora sulla narrazione nella nota del 20 settembre). Leggo a un certo punto: «componenti di varie categorie sociali e delle attività economiche» – che lo hanno spinto non tanto a riaprire gli incroci, quanto ad allontanare lo spettro di un’isola pedonale. Ci sta bene nell’economia del testo – deve essere necessariamente uno scritto breve –, però, non posso fare a meno di chiedermi a quali «categorie sociali» – addirittura «varie» – si riferisca Passerotti. E poi: embè? Ripeto: non hanno minimamente consultato la locale sezione dell’Uaar – se essa c’era – quando hanno costruito la chiesa dello Spirito Santo; per lo stadio del rugby non chiesero certo il beneplacito dei cicloamatori o dei maratoneti avezzanesi.
La nota accetta in toto la narrazione delle associazioni di categoria (commercianti) negli ultimi decenni: è uno scontro tra fazioni, in cui vince chi è più forte. Io invece affermo che l’isola pedonale è un tema architettonico, è una questione che riguarda la città, più dei suoi cittadini. (Immaginarsi una loro parte). La stazione ferroviaria, le poste, il municipio – altrettanti temi architettonici: sono essi dei grossi «oggetti» che trascendono le persone, i gruppi e le congreghe presenti in una città – anche il loro tempo. (Ne hanno visti tanti di avezzanesi arrivare e andarsene, quegli edifici. Ne vedranno ancora).
Copio e incollo questa dicitura: «n. 180 dell’8 giugno 2009» – è da aggiungere: Dgc. È l’atto che avviava la pedonalizzazione di corso della Libertà, da parte dell’amministrazione Floris2. L’aveva chiesta qualcuno? Era presente qualche associazione ambientalista ad Avezzano, in quella data? La risposta è: No. Antonello Floris aveva semplicemente proposto una novità per Avezzano a quella data. È stato toccato il ridicolo quando lo stesso sindaco ha poi cercato di rimangiarsi tutto. È la questione avezzanese: i sindaci devono rendere conto delle loro decisioni alle associazioni dei commercianti più che ai cittadini che li hanno eletti.

(Domani l’ultima parte).

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