venerdì 13 ottobre 2017

Absolute Beginners #2

Mi ha annoiato, depresso la lettura della sentenza del Tar Abruzzo (12 ottobre) – che ha dato ragione ai ricorrenti, contro Gabriele De Angelis –, da parte delle testate giornalistiche locali e ho deciso di scriverne. (Si è trattato di una lettura prevalentemente «giudiziaria» quando non di peggio).
Tanto per cominciare: come spenderanno Leonardo Casciere, Giovanni Di Pangrazio e Francesco Eligi (a livello politico, s’intende), la squillante vittoria riportata in tribunale? In nessun modo, per quanto ho capito dalla conferenza stampa di De Angelis (13 ottobre). La magistratura, la «Giustizia» – scritta con la maiuscola – c’entra sì, ma fino a un certo punto in una storia iniziata oltre due anni fa. (La narrazione corrente in realtà, assolve la maggior parte dei suoi protagonisti).
Nelle testate del capoluogo di Provincia sono state tirate fuori delle analogie tra il Consiglio comunale di quelle parti con la nostra situazione, io provo a confrontarle. All’Aquila si sono tenute le primarie per scegliere il candidato sindaco mentre ad Avezzano, no. Si è assistito a dei malumori, delle polemiche – prima e dopo –, dopo tale consultazione. Ho letto delle analisi sull’inaspettata sconfitta dopo il secondo turno delle Amministrative, sempre all’Aquila mentre da noi non se n’è parlato per niente, ma ci si è affidati alla magistratura amministrativa, senza rifletterci. Nel capoluogo – a differenza d’Avezzano – si ha una mezz’idea di come il risultato del primo turno nelle Amministrative, sia poi stato clamorosamente ribaltato nel duello finale.
Ho riconosciuto a Di Pangrazio – su questo blog – l’indiscutibile abilità nel costruire un’alleanza elettorale potente, difficilmente comparabile con quelle altrui nella recente consultazione elettorale e che ha ottenuto un ottimo successo, ma bisogna anche considerare che non sia brillato proprio l’artefice della citata invincibile alleanza. Ruota intorno a questo paradosso la vicenda avezzanese. (Un paradosso politico. È come se uno sprinter si circondasse dei migliori velocisti ma senza arrivare sul gradino più alto alla volata che vale la carriera). I vincitori altrimenti avrebbero chiesto, a ragione, le immediate dimissioni di De Angelis e nuove elezioni, ma questo scenario non conviene all’attuale sindaco e ancor meno a Casciere, Di Pangrazio ed Eligi perché esse, proporrebbero all’incirca gli equilibri politici di quattro mesi fa. (Il secondo ha dichiarato appena dopo la lettura della sentenza: «Siamo pronti ad assumerci le responsabilità e a lavorare per realizzare il programma scelto dalla maggioranza degli elettori». Quale maggioranza? Quella del primo o l’altra, del secondo turno? Non si è capito mentre è chiaro che ha richiesto – in maniera molto diplomatica – uno o forse due assessorati al suo avversario per garantire una relativa tranquillità all’Amministrazione comunale).
Io al posto di Gabriele De Angelis mi sarei dimesso dopo l’esito della sentenza perché sono abituato a mantenere le promesse, ma non posso che apprezzare la sua decisione di tipo politico, essa va salutata come una piacevole novità nella palude in cui ci aggiriamo. Fa bene a proseguire nella sua azione il Primo cittadino, avendo il vento in poppa; egli lascerà cuocere nel suo brodo il principale avversario dell’opposizione. De Angelis probabilmente affronterà un’eventuale campagna elettorale da sindaco prima o appena dopo la sentenza del Consiglio di Stato: quando si sentirà abbastanza forte.
Mentre io godo nell’osservare questi giochi «da maschi», qualcuno si chiederà come tale situazione di conflitto prolungato si rifletterà nella vita amministrativa locale. Sì, essa rallenterà molto l’attuazione del Programma di mandato per un paio d’anni all’incirca e non sarà certo una passeggiata per il sindaco muoversi in un Consiglio comunale dove controlla la minoranza dei consiglieri. (In breve: Di Pangrazio ha ottenuto qualche consigliere in più: complimenti sinceri; Plc e M5s hanno ricavato che cosa da quest’operazione? L’accusa del sindaco d’«irresponsabilità» nei confronti dei ricorrenti è benevola, a mio modesto parere).

Possiamo permetterci tutto questo ad Avezzano? – lo scrivo io adesso, così evitate di chiedermelo quando m’incontrerete in giro.

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