lunedì 9 ottobre 2017

se mankerA

Le nostre testate locali non esprimono mai dei giudizi sulla vita amministrativa dei nostri centri – vivacchiano dei comunicati stampa dei sindaci e dei partiti, in fondo. Mancano oggi quei giornalisti locali della mia adolescenza, rigidamente tutti democristiani, cui capitava di strigliare questa o quell’Amministrazione comunale – di rado, per carità, ma succedeva a differenza di oggi. Penso che ciò sia pernicioso nel lungo periodo.
Torno sulle vicende avezzanesi perché agli inizi delle mie pubblicazioni sul blog – da cinquantunenne –, avevo raccontato come da noi, i partiti all’opposizione stanno muti per cinque anni in Consiglio comunale, tranne qualche improvvisata sortita prima di nuove elezioni. Non sta succedendo questo da tre mesi a questa parte; si registrano degli attacchi politici all’attuale Amministrazione – di là del loro contenuto – da parte del maggior gruppo consiliare (Di Pangrazio) e da M5s: è una novità per Avezzano. Riesco a spiegarmi tutto ciò? Ci provo ma è difficoltoso soprattutto dopo aver ripetuto fino alla nausea che viviamo in una città avviluppata nel clientelismo più becero: non abbiamo un’opinione pubblica bensì delle tribù legate dal sangue e dagli interessi particolari. È peggio, se impiego le categorie della politica; alzo bandiera bianca perché mi accorgo che la parte che non riesco a comprendere è preponderante.
Ho più volte ripetuto che non è possibile giudicare l’azione di un’Amministrazione comunale al suo esordio né tanto meno allo scadere dei cosiddetti «primi cento giorni»; è venuto il momento di spiegarmi meglio. Immaginiamo l’inaugurazione di una nuova pista ciclabile o una piazza entro la fine di questo mese. Bisognerà aspettare almeno un anno per sapere se la cittadinanza ha gradito l’una o l’altra. (Almeno, solo nel primo caso, perché c’è bisogno anche di studi quantitativi sul traffico). Un Comune può fare poco sul fronte dell’occupazione, ma per avere dei riscontri bisogna aspettare almeno tre anni dalle prime misure. (Ancora più difficile). Un assessore all’Ambiente pianta un albero all’inizio del suo primo incarico ma alla fine del suo secondo, dieci anni dopo, vedrà una creatura alta sì e no quanto un ragazzo – non lo noterà nessuno, ovviamente e tutti gli rimprovereranno di aver scaldato la sedia per un paio di legislature. (In campagna elettorale rimbrottavo chi rimproverava al precedente sindaco di non aver fatto niente, negli ultimi giorni ho assistito a interviste sull’azione di De Angelis e anche in questo caso, la gente rispondeva di non aver «visto niente», finora).
(Adesso espongo quello che io non ho compreso). Gli scontri delle ultime settimane mi sembrano, per i toni aspri, un prolungamento della recente campagna elettorale per le Amministrative. Le elezioni invece, si sono tenute e hanno avuto un vincitore. (Di là della prossima sentenza del Tar). I principali schieramenti sono riconducibili a livello nazionale al centrodestra e al centrosinistra, nei due vi è della porosità. (In proposito: ha trovato una nuova casa politica anche Leonardo Casciere – Noi con Salvini). Perciò niente di nuovo e in caso di problemi, qualcuno ci penserà dall’Aquila, Pescara, Roma o Milano.
Ho già scritto a suo tempo che i programmi dei principali schieramenti sono simili. Porto un esempio, chi ha scritto: «progetto di riqualificazione del centro storico e della zona di Villa Torlonia, polmone verde e polo culturale cittadino» o roba del genere? (Si parla di un intervento rilevante per la città, non di una normale asfaltatura). Perciò, perché litigano tanto?
In caso di sentenza sfavorevole all’attuale sindaco, succederebbe che cosa? Sbaglierò, ma penso che qualche gruppo dell’opposizione si sposterà verso la maggioranza in qualche maniera: la porosità di cui sopra – il sindaco non si dimetterà, come annunciato; non ho idea se si ricorrerà ancora alla giustizia amministrativa. Non capisco perciò tanto attivismo da parte del listone Di Pangrazio, i risultati sarebbero all’incirca gli stessi, in caso di nuove elezioni.
Dell’attuale Amministrazione ho apprezzato che gli assessori possano dire la loro in pubblico – «mi sembra un passo avanti trovare sulla stampa le opinioni degli assessori», 5 ottobre 2017. Ho notato e vi ho riferito fin dalla campagna elettorale, che lo staff di De Angelis in tema di comunicazione non ne azzecca una. Mi spiego anche in questo caso. Il principale gruppo di opposizione bolla con la locuzione «pro tempore» tutto ciò che d’istituzionale ruota intorno al sindaco. Ciò che m’intenerisce è scoprire come alcuni interessati utilizzino la stessa formula per se stessi, per l’attività che stanno svolgendo – cose che non succedono nemmeno all’asilo.

(‘All you need is love’)

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