giovedì 5 ottobre 2017

Il pelo nell'uovo

Qualcuno tra il serio e il faceto mi ha raccontato una sua impressione (?) secondo cui mi sto dedicando meno dei suoi predecessori all’attuale sindaco. (Non è la prima volta). Ho già scritto che è troppo presto per giudicare l’azione di quest’Amministrazione comunale; in ogni modo, mi sembra un passo avanti trovare sulla stampa le opinioni degli assessori. In fondo, che cosa ho rimproverato da questo blog a Floris1, Floris2 e Di Pangrazio?
Una decina d’anni fa, raccontai che gli elementi più importanti della vita amministrativa italiana ai miei tempi erano due: il bilancio e il piano regolatore. (Abbiamo purtroppo assistito negli anni Novanta a un indebolimento delle allora vigenti leggi urbanistiche da parte di alcuni governi – soprattutto quelli targati Berlusconi). È risaputo che il momento di massima frizione tra le forze politiche è rappresentato dall’approvazione del bilancio. Bene, ho mai scritto da qualche parte mezzo rigo su tale argomento? No perché non ne ero capace, allora come oggi.
In tempi recenti ho però registrato più di un intervento polemico su tale tema da parte del consigliere d’opposizione Mariano Santomaggio; oggi con i nuovi inquilini di Palazzo di città mi aspetto, a parti invertite, un comportamento simile dall’ex-sindaco o da Nando Boccia. (Immagino che interessi a pochissimi se un’Amministrazione non onori adeguatamente la Giornata internazionale del gatto – l’8 agosto –, fa riempire di begonie anziché strelitzie le fioriere o fa suonare d’estate una cover band ska, al posto di una post-punk).
(‘Seduto in quel caffè | io non pensavo a te…’). Il mese scorso avevo chiesto in un post scriptum: «dove la nostra Amministrazione comunale ha rintracciato sulle testate locali la volontà del gruppo Toto di avviare un nuovo progetto industriale da queste parti»? (Intendevo anche, in tempi recenti). In rete, io avevo pescato soltanto che «La Toto Holding Spa insiste per la realizzazione di un cementificio con annesso sito estrattivo e impianto di lavorazione degli inerti nel sito d’interesse nazionale di Bussi sul Tirino (Pescara), il Comune apre alla proposta dell’azienda ma alza un muro di fronte all’ipotesi di realizzare la cava», in M. Signori, Bussi: Toto insiste sul cementificio
 ma per il comune non si può fare la cava, in «AbruzzoWeb» 31 marzo 2017 – è mio anche il primo grassetto. (Sarebbe simpatico dopo il «Miele del Parco» – nel senso di Pnalm –, il «Cemento del Parco» – del Salviano: hai voglia a scavare!). Gli interventi successivi sull’argomento non hanno soddisfatto la mia curiosità: dove l’ha letto? È stato questo il mio secondo breve accenno alla nuova Amministrazione, ne aggiungo un altro più recente per far contento qualcuno; niente di rilevante, anche questa volta.

È stato approvato il Programma di mandato, che a quanto ho letto su varie testate giornalistiche «ha coinvolto nella sua elaborazione le migliori energie del territorio». Io avrei risparmiato la diffusione al pubblico del brano citato in mancanza di nomi, cognomi, titoli e curriculum di cotante «energie». (Il giovane avezzanese con un briciolo di cervello che rimane da queste parti e addirittura amoreggia con la politica, è una figura immaginaria come l’uccello Garuda, Gregor Samsa, il tenente Blueberry e la Befana).

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