domenica 15 ottobre 2017

Boys

Tanto per chiudere il discorso iniziato con l’ultimo post. Chi fa politica è incapace di svolgere discorsi politici, da noi. (Non esiste l’opinione pubblica in assenza di una stampa degna di tale nome). Dopo la famosa sentenza del Tar Abruzzo si continua imperterriti a parlare di legalità, democrazia ripristinata, complotti, sperpero di denaro pubblico e amenità del genere, ignorando la sostanza tutta politica della vicenda. In breve, un’alleanza politica le sta tentando tutte per occultare il proprio insuccesso elettorale mentre le responsabilità sono abbastanza chiare – c’è da riconoscere che è difficile intervenire nell’immediato in un simile ginepraio. Ripeto: che cosa hanno incassato a livello politico i ricorrenti – di là delle differenze tra i ricorsi – dopo la vittoria in tribunale, tranne i consiglieri in più a Di Pangrazio? (Ha portato in più che cosa, la battaglia per i Sani Principi?)
La sconfitta (mezza o completa, non importa) del centrosinistra in città segna secondo me, un inizio della dissoluzione del nostro piccolo e triste mondo risalente agli anni Cinquanta che aveva resistito al Sessantotto, all’Ottantanove e a Berlusconi (1994). (L’Avezzano dell’Ente Fucino, della Democrazia cristiana, del clientelismo imperante, dello struscio). Bisognerà, da parte di chi si occupa di politica – sconfitti ma anche vincitori –, analizzare e fare i conti con questa inedita situazione, passeggera come le altre vicende umane. Sarà necessaria una cospicua dote di sprezzo del ridicolo alla nuova maggioranza in Consiglio, per votare contro De Angelis in caso di provvedimenti simili o uguali a quelli che essa stessa avrebbe voluto portare in aula, con un diverso sindaco. (Non guasta uno sguardo ai due programmi elettorali). Già, adesso che farà in positivo la nuova maggioranza? Si propone, ci si allea, ci si disloca in politica, più che provare a manomettere la vita amministrativa di un piccolo comune impedendo agli altri di governare. (È un po’ come il bambino che si è stancato di prendere troppi gol stando in porta e interrompe il gioco riprendendosi il pallone). Un simile spartito, per la fortuna di noi italiani, non è suonato nelle aule parlamentari. ‘È una bambolina che fa no no no, | è così carina ma fa no no no...’
In campagna elettorale ho mostrato d’apprezzare Leonardo Casciere. Immagino che da un mesetto egli abbia dei problemini di comunicazione: si esprime come leader delle liste con cui si è presentato alle Amministrative o come coordinatore marsicano di Noi con Salvini?

Già incombevano Sebastian Kurz ed Emmanuel Macron ai nostri confini, prima che Gabriele De Angelis fosse eletto: abbiamo un futuro smisurato, davanti ai nostri occhi, la modernità ci attende!

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