sabato 7 ottobre 2017

Inedito

Giusto un anno fa recitavo questo in un video che è rimasto fermo al montaggio: «È diventato in un battibaleno un tripudio di colori questo elemento; nella bella stagione attrae lo sguardo dei frequentatori.
Tal eccessiva fioriera – la chiamo così per comodità – dovrebbe provenire dal nostro Museo lapidario e lascia immaginare un suo uso originario ben diverso. I primi interventi – se così si può dire – con lo spray, avrebbero consigliato di riportarlo dove si trovava oppure di donarlo a un qualsiasi museo archeologico. È rimasto così per decenni a riempirsi d’acqua durante i temporali e di foglie gialle in autunno. Poi è saltata fuori all’improvviso l’idea della fioriera da giardinetto condominiale».

Ho letto ieri di un restyling di piazza A. Torlonia e mi è tornato alla mente. Si tratta di un sarcofago, spostato da quelle parti nella seconda metà degli anni Settanta – largo G. Corbi, in piazza A. Torlonia. Sarebbe bene – secondo me s’intende – svuotarlo e collocarlo in un luogo chiuso per meglio conservarlo. Abbiamo in città purtroppo scarsi elementi che ci parlano del nostro passato.

Nessun commento:

Posta un commento