M’interessa relativamente
poco se qualcuno costruisce in una zona compromessa da decenni come i terreni intorno alla Tiburtina Valeria in
direzione Scurcola Marsicana. (Il Piano del traffico forniva qualche dritta in
proposito, nel 2003; la mia citazione è anche un invito a leggerlo). Un grosso
centro commerciale o due, tre, più piccoli non spostano di una virgola la qualità di quella zona. (Sarebbe stato
saggio evitare la «colonizzazione» commerciale sul braccio della stessa arteria
che procede verso Celano: perché i partiti non sono intervenuti a suo tempo,
venticinque, trent’anni fa?)
Ciò che mi separa dalle
associazioni dei commercianti è anche la recente nozione di «zero consumo del
suolo» – circolava in altra forma nel mio periodo universitario, quarant’anni fa. I partiti (nazionali,
regionali, locali) si sono appropriati in breve tempo di tal idea,
trasformandola in un vuoto slogan, bisognava invece intervenire a livello centrale per avvicinarsi il
più possibile a tale obiettivo; occorre legiferare in Parlamento perché in
Italia divenga conveniente riusare, riadattare, ricostruire, restaurare un
capannone (commerciale, industriale) anziché costruirne uno nuovo, impiegando dell’altro
terreno. (Chi sta muovendo in tal senso nelle aule dove si discutono le nostre leggi?
Anche a cazzeggiarci sopra a tempo perso…) Altrove si prova a riutilizzare in
qualche maniera le vecchie strutture abbandonate da anni, ad Avezzano invece
non ci si pensa per niente.
A mio parere durante la
conferenza-stampa si è tematizzato troppo l’ipermercato – l’Ipermercato, con la
maiuscola –, tralasciando la situazione locale e il suo divenire, la mattina
dello scorso 27 settembre. Non riesco a scorgere un pensiero strutturato, un’idea
di città, una visione dietro tutto ciò, di là delle buone intenzioni nelle
cronache che ho scorso.
(Sutor, ne ultra crepidam!). Biagio Solimeo (Amici di Beppe Grillo Avezzano)
ipotizza che il nuovo shopping center:
«potrebbe arrecare […] la deturpazione della contigua Riserva del
Salviano, polmone verde della città», in AvezzanoInforma, cit.
Mi fa sorridere in fine, leggere di avezzanesi che
discettano sulla nostra «congestione del traffico» dopo aver ottenuto – a furore
di popolo – l’abolizione dell’anello a senso unico pensata nel Pgtu e attuata da
Antonello Floris. (Rimando a quanto ho scritto lo scorso 21 agosto circa le
piste ciclabili). (3/3)
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