Nei giorni passati ho discusso circa i
commenti alla notizia apparsa su una testata locale riguardo a una rissa tra
marocchini – nel solito posto. (Ne ho parlato io, me li hanno segnalati anche altre
persone). Il contenuto degli stessi era identico: bisognava lasciarli a terra quei tre. Impensierisce alcuni
concittadini un ferito più di un ubriaco armato di coltello che mena fendenti.
La questione risiede nel fatto che vi è
qualcuno che chiama il Pronto soccorso, considerando che dal nostro ospedale
non si vede granché di quel che succede in città. Chi lo fa? Può telefonare un generico
passante, un rappresentante delle forze dell’ordine che si trova da quelle
parti perché richiesto. Può chiedere aiuto anche chi sta male. Poi? Il medico
del 118, avendo frequentato una facoltà scientifica,
è portato a curare tutti: bianchi, transessuali,
neri, laziali, giocatori di bridge, eccetera – si tratta di Homo sapiens, in ogni modo. (Di là del
giuramento del medico). Avrà accompagnato i tre feriti in ospedale in autombulanza
– guidata da un autista –, dove qualche altro avrà provveduto nel «cucirli» e a
dimetterli.
I commenti battevano anche il tasto del vile
denaro. Ebbene, costava più lasciarli lì – a morire dissanguati casomai – come
hanno suggerito tutti gli intervenuti o curarli subito? Per costi intendo anche
quelli di tipo sociale, cui generalmente non si fa caso; per esempio: uno
rimane per strada disteso per mezza giornata su una carreggiata
frequentatissima intralciando il traffico motorizzato per ore…
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